Resisti, cuore. L'Odissea e l'arte di essere mortali.
  • 9788804781653
  • Mondadori
  • 2023

Resisti, cuore. L'Odissea e l'arte di essere mortali.

di Alessandro D'Avenia

Alessandro D’Avenia ripercorre i ventiquattro canti del poema come un’arte di vivere, e lo fa risplendere di tutta la sua luce. Ci accompagna attraverso l’opera come studioso di Lettere classiche che l’ha eletta a suo principale ambito d’interesse, come insegnante che da anni ne promuove la lettura integrale ad alta voce, come intellettuale abilissimo nell’interpretare lo spirito del tempo. E nel raccontarci le peripezie di Ulisse vi ritrova la propria esperienza personale e il percorso di ogni uomo verso il proprio originale compimento esistenziale.Se abbiamo perso la gioia della nostra odissea, rileggere l’Odissea è il modo migliore per “fare ritorno”. Allora resistere non è rimanere fermi, ma ri-esistere: nascere. Questa è l’arte di essere mortali.


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Commenti (1)

02/06/2025 - KatnissEL
utente
Si dice che un libro "non si giudica dalla copertina" (che comunque ha il suo peso)...ma sicuramente il motivo per cui ho acquistato quest'opera è dovuto al suo titolo "Resisti cuore" che così efficacemente condensa il suo profondo e impattante messaggio. Alessandro D'Avenia è un grande scrittore, un professore di lettere appassionato, un uomo autentico: tutto il suo immenso valore traspare nel libro, in cui ripercorre sì i ventiquattro canti di quel tesoro inestimabile che è l'Odissea, ma racconta anche gli aspetti più importanti della sua vita, senza paura di mostrare le sue fragilità e il profondo dolore che lo ha caratterizzato per anni. Lui che già in un'altra opera ci ha insegnato "L'arte di essere fragili", ossia come trasformare le nostre ferite in feritoie, da cui far entrare nuova luce. Il lettore che ha alle spalle degli studi umanistici sicuramente può trovarsi a suo agio con "Resisti cuore", ma fondamentalmente il messaggio del libro è per tutti: perchè l'interminabile viaggio di Ulisse, che inizia con il combattere una guerra non sua, per poi solcare il mare tra continue tribolazioni, è il viaggio di ciascuno di noi. Per tornare a casa, ad Itaca, ossia al nostro vero essere. Per incarnare appieno il nostro destino. Davvero commoventi e coinvolgenti, tra gli altri, i capitoli dedicati all'incontro tra Ulisse e Telemaco e soprattutto tra Ulisse e Penelope, coinvolta anch'essa in un rinnovato riconoscimento con l'uomo che non ha mai dimenticato. Ecco perché ritengo questo libro terapeutico: potrei paragonare l'autore ad un coach che invita, tra le sofferenze che la vita spesso non ci risparmia, quando possiamo sentirci e abbandonati dai nostri fidati compagni di viaggio, quando sentiamo profondamente il vuoto affettivo in una società che ha perso i suoi valori fondanti, a non perdere la speranza, ad andare avanti, non lasciandoci dominare dalla paura, a "resistere" ossia "ri-esistere", rinascere ad una vita autentica. Perché Itaca è sempre lì ad aspettare il nostro ritorno.

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