Non ti muovere
  • 9788804588603
  • Mondadori
  • 2001

Non ti muovere

di Margaret Mazzantini

Una giornata di pioggia e di uccelli che sporcano le strade, una ragazza di quindici anni che scivola e cade dal motorino. Una corsa in ambulanza verso l'ospedale. Lo stesso dove il padre lavora come chirurgo. È lui che racconta l'accerchiamento terribile e minuzioso del destino. Il padre in attesa, immobile nella sua casacca verde, in un salotto attiguo alla sala operatoria. E in questa attesa, gelata dal terrore di un evento estremo, quest'uomo, che da anni sembra essersi accomodato nella sua quieta esistenza di stimato professionista, di tiepido marito di una brillante giornalista, di padre distratto di un'adolescente come tante, è di colpo messo a nudo, scorticato, costretto a raccontarsi una verità straniata e violenta. Parla a sua figlia Angela, parla a se stesso. Rivela un segreto doloroso, che sembrava sbiadito dal tempo, e che invece torna vivido, lancinante di luoghi, di odori, di oscuri richiami. Con precisione chirurgica Timoteo rivela ora alla figlia gli scompensi della sua vita, del suo cuore, in un viaggio all'indietro nelle stazioni interiori di una passione amorosa che lo ha trascinato lontano dalla propria identità borghese, verso un altro se stesso disarmato e osceno. fonte http://www.ibs.it/code/9788804489474/mazzantini-margaret/non-muovere.html


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Commenti (3)

06/05/2011 - sofia
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Margaret Mazzantini inizia la sua carriera come attrice, ma è come scrittrice che raggiunge il successo . ricordo il suo famoso Venuto al mondo e l'ultimo uscito nel 2011 NESSUNO SI SALVA DA SOLO SCRIVE ANCHE PER IL TEATRO..Con Non ti muovere (Mondadori, 2002) ha vinto il Premio Strega e il premio Premio Grinzane è stato anche trasportato in film.Timoteo, stimato chirurgo e padre amorevole, a seguito di un grave incidente stradale occorso alla figlia Angela, viene catapultato in una dimensione nuova, estranea ai suoi canoni di vita e di pensiero, che lo porta a prendere coscienza del fatto che il dolore va più in fretta della vita. Mentre la figlia viene operata al cervello, Timoteo sprofonda in riflessioni e ricordi sulla propria vita, in particolare comincia un racconto, sepolto da anni nella sua mente. Mentre continua a raccomandare ad Angela di non mollare, di non farsi sfuggire la vita, ripetendole «non ti muovere», inizia il suo viaggio nei ricordi, vuole raccontarle tutto. Anche dell’esistenza di una donna, un amore che lo ha cambiato profondamente, lo ha messo a nudo, gli ha fatto capire quanto gli uomini possano essere vili dietro l’apparente perfezione delle loro vite. Ci si trova a ricordare con Timoteo a provare le sue stesse emozioni ed è questo che deve fare lo scrittore no? Per questo consiglio di leggerlo!

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05/09/2012 - Killthemall
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L'unica cosa che la salva è che scrive bene .Per il resto le sue storie sono un insieme strappalacrime di disgrazie e luoghi comuni.E' troppo facile far piangere:scrive di tutte le cose brutte di cui abbiamo paura, di tutti i dispiaceri che prima o poi ognuno di noi passa,di tutti gli orrori che possono accadere. Ricordo due frasi un pò banali ma che mi sono piaciute lo stesso: -non so dove vanno le persone che muoiono,ma so dove restano. -La amo come non ho mai amato nessuno.La amo come un mendicante,come un lupo,come un ramo di ortica.La amo come un taglio nel vetro.La amo perchè non amo che lei,le sue ossa,il suo odore. Non so...questo tipo di libro non mi entra dentro..fa leva su emozioni troppo facili da smuovere.Mi fa piangere come una pazza ma non mi fa riflettere.E dopo che ho pianto non mi è restato dentro niente di nuovo da quello che già avevo, perchè ha parlato solo di cose che ognuno di noi già sa.Ecco, forse è questo il punto:i suoi libri ci piacciono perchè sono banali,perchè non ci portano mai lontano da ciò che siamo e che sappiamo già di essere. E allora non mi piacciono più, perchè uno scrittore non ci deve far piacere la banalità,ma ci deve scuotere con idee e pensieri che escono fuori dai nostri schemi e ci deve far pensare ,nel bene o nel male, ma pensare.

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14/07/2014 - simona72
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bello, crudo... anche se non amo il linguaggio della Mazzantini

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