storie da un sogno
  • 978 88 6402 086 0
  • Edizioni Libreria Croce
  • 2010

storie da un sogno

di sandro capodiferro

I giovani di Noverosi, alle soglie della maggiore età, sono chiamati a sperimentare in terre lontane la nuova condizione di essere uomini: per un periodo di almeno cinque anni lasciano il paese natio e gli affetti familiari per formarsi al lavoro dei campi, per abbracciare nuove prospettive, per conoscere intimamente se stessi e la vita. Anche Ginetto, giunto il gran giorno, intraprende il suo viaggio verso la vita che non conosce, con la trepida ansia della scoperta che lo attende. Una scoperta destinata a illuminare impensate verità legate al suo passato, a tracciare nuove strade per costruire il futuro e a suggerire un’inedita e rivoluzionaria chiave di lettura per sentire in profondità il presente. Con una fine abilità di dominare, sovrapporre e intrecciare i piani della narrazione, Sandro Capodiferro dà vita a una fiaba tutta moderna, che contamina la dimensione onirica e surreale di certa letteratura fantasy, il taglio argomentativo della parabola filosofica e il realismo del romanzo di formazione. Il passaggio attraverso tre simboliche porte rappresenterà per Ginetto un percorso di avvicinamento verso una consapevolezza superiore, che approda con una perfetta circolarità alla ridefinizione di quello stesso presente da cui egli è partito: attraverso un passato che non ha mai conosciuto e un futuro che è ancora possibilità e non certezza, Ginetto rientra nel suo presente con animo nuovo; intorno nulla è cambiato forse, tutto è immutato nella forma, ma è diverso il suo sentire, l’intenzione, la motivazione con cui egli adesso vive e reinterpreta il mondo.


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Commenti (6)

08/06/2011 - sancaps@libero.it
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Storie da un sogno è un piccolo-grande libro. Piccolo perchè si legge velocemente e con piacere, grande perchè una volta letto ti rimane impresso nel cuore! Nel racconto si narra di Ginetto, un giovane che appena compiuti i 18 anni si appresta ad intraprendere un viaggio che lo porterà lontano da casa per cinque anni ed avrà lo scopo di trasformarlo in un uomo. Alla fine della narrazione il nostro protagonista si troverà a varcare tre porte, passato, presente e futuro e avrà modo di riflettere su ciò che vedrà. Il racconto è ambientato in un tempo immaginario, non precisato, potrebbe essere oggi, ieri o domani. Fantasia e realtà si fondono in un tutt'uno. Questo racconto è simile ad una favola, ad una parabola. Lo scrittore attraverso le fantasiose vicende di Ginetto ci pone davanti a concetti importanti e ci fa riflettere sulle nostre esperienze. Il libro è diviso in brevi capitoli ed in ognuno di essi Ginetto incontrerà dei personaggi fuori dal tempo, fantasiosi che rappresentano le varie tappe dell'evoluzione del suo essere. Assieme a loro si troverà ad affrontare e risolvere numerose difficoltà. Il viaggio non rappresenta altro che il distacco dal bozzolo materno, la crescita. Il viaggio che ognuno di noi compie passando dall'infanzia all'adolescenza e successivamente alla vita adulta. Il tutto narrato come una fiaba. Lo stile dell’ autore è semplice ed incisivo. Il libro si presta alla lettura sia da parte di giovani che di persone più mature e naturalmente ogni età avrà la sua chiave di lettura. Un romanzo di formazione. Consigliato!!

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09/06/2011 - sancaps@libero.it
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Attraverso questo libro l'autore Sandro Capodiferro ci porta nel magico mondo in cui i sogni e la fantasia ne sono i protagonisti. Ad arricchire il paesaggio compare Ginetto, giovane ragazzo abitante di Noverosi il quale, raggiunta la maggiore età, deve affrontare il suo viaggio di vita. Durante questo percorso Ginetto dovrà fare i conti con il suo passato, presente e futuro ed affrontare con serenità i problemi che man mano si presentano. "Storie da un sogno" è un libro che evolve quasi fosse una fiaba in cui si uniscono filosofia, realtà e per l'appunto i sogni. "Storie da un sogno: un libro capace di catturare la spensieratezza dei giovani lettori e trasformarla in evidente realtà. "Storie da un sogno": un libro surreale che cela dentro di sè passaggi di vita quotidiana e non solo. Recensito da Sara Rota

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09/06/2011 - sancaps@libero.it
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Citazione “In questa scatola ci sono, anche se invisibili, tre sacchetti di iuta. In uno ci sono i sì che ti serviranno nella vita, in uno ci sono i no che dovrai dire, nell’ultimo c’è la verità.” Di cosa parla “Storie da un sogno” di Sandro Capodiferro Il libro “Storie da un sogno” dello scrittore esordiente Sandro Capodiferro è un romanzo che si avvicina molto ad una favola, ma che utilizza questo stratagemma fantastico per evidenziare degli aspetti umani e dei valori molto importanti, oltre ad elevare i sentimenti. Il protagonista di “Storie da un sogno” si chiama Ginetto e come tutti i ragazzi di Noverosi che si apprestano alla maggiore età, deve, per cinque anni, lasciare il suo paese e la famiglia per esplorare nuove realtà e diventare uomo, ma soprattutto per conoscersi meglio e saper affrontare le difficoltà della vita. Così anche Ginetto si mette in cammino verso le nuove prospettive che la vita dà e verso la sua crescita interiore. Il viaggio che intraprende il protagonista di “Storie da un sogno” è un andare incontro al futuro incerto, rivivendo emozioni del passato per ritornare al presente più ricco di valori ed esperienze. Quando si ritorna da dove si è partiti si capisce come in fondo nulla sia cambiato e tutto sia diverso da come lo si è lasciato, e questo perché il percorso che si compie è dentro se stessi. Tutti gli incontri che si fanno, quelli che sembrano magici, quelli che ci spaventano, così come quelli che sono avvolti da un mistero che mai capiremo, ci rendono migliori e un po’ più saggi. Sembra essere questo il messaggio lanciato dallo scrittore Sandro Capodiferro in “Storie da un sogno”. Il linguaggio che viene utilizzato è diretto, la scrittura ci catapulta con leggerezza in mezzo a personaggi particolari che filosofeggiano, ma in maniera comprensibile a tutti e cercano di lasciare il loro segno. “Storie da un sogno” è un libro tenero, scorrevole, diretto. Recensito da: Recensionelibro.it

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09/06/2011 - sancaps@libero.it
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Sullo sfondo di un viaggio narrato in sole novantadue pagine, attraverso ciò che soltanto alla fine si scoprirà essere un sogno, la lettura di questo racconto scorre riga dopo riga con la sensazione di una gran voglia di approdare ad un mondo diverso. Un mondo presente in ogni piccolo spazio dei nostri pensieri e a volte delle nostre speranze che in questa narrazione si realizzano in una nuova e singolare realtà: un innovativo modo di inserirsi nell’età adulta. E’con l’indicazione “il Viaggio” che l’autore, Sandro Capodiferro, inizia il racconto del giovane Ginetto che così come vuole la tradizione della sua gente, inizierà un nuovo capitolo della sua vita con un viaggio che lo terrà lontano dai suoi affetti per 5 lunghi, ma intensi, anni. Sarà proprio questa singolare esperienza espressa con toni volutamente acerbi che arricchirà la sua vita e lo farà diventare un uomo diverso e migliore, attraverso una consapevolezza del suo essere più adulta e matura Leggendo questo piccolo fantasy di formazione ci viene consentito di viaggiare insieme all’autore percorrendone il cammino narrativo, come anche accompagnare il protagonista stesso nei suoi incontri. Entrambi viaggiatori e simboli l’uno della realtà, l’altro della fantasia inserita essa stessa in un sogno minuziosamente pensato e narrato. “Storie da un Sogno” è la vita di ognuno di noi dal suo embrione alla sua riscoperta che si accinge ad affrontare un viaggio nell’evoluzione della sua stessa storia. Recensito da: Rosanna Lanzillotti

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26/12/2011 - Cinzia Baldini
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“Storie da un sogno” è il primo romanzo di Sandro Capodiferro, autore che, con coraggio, ha scelto di esordire nel mondo della cultura italiana con un argomento impegnativo in quanto caro a molti autori affermati e cioè quello del viaggio. Il viaggio fisico e psicologico in “Storie da un sogno” si snoda, come nelle vecchie favole che ci narravano i nonni, con colpi di scena e trovate originali in un tempo moderno, nell’era contemporanea. L’adeguarsi della storia di Ginetto ai tempi correnti, sia nelle ambientazioni che nelle situazioni affrontate, non gli fa perdere nulla dell’incanto vero e proprio del genere favoloso, anzi, se possibile, lo caratterizza ancora più nettamente, dandogli la peculiarità di essere non solo una fantasiosa favola per bambini, ma un intrigante racconto per adolescenti e una fonte interessante di spunti di discussione e di approfondimento psicologico per gli adulti. Il cammino che Sandro Capodiferro fa eseguire al suo protagonista è la strada che ogni essere umano compie per raggiungere la maturità. Le tappe fondamentali corrispondono esattamente a quelle della vita vera con l’iniziale abbandono del confortante grembo familiare, la ricerca faticosa di una propria dimensione spirituale e quella più prosaica delle proprie attitudini fisiche, un lavoro che gli garantisca stabilità e dignità, quindi l’amore che possa completarne l’esistenza. In più Ginetto attraverso l’aiuto di una “maga”, l’esperienza, maestra di vita, può osservare senza poter intervenire per modificarlo il suo passato, il presente ed il futuro. Il modo per farlo è semplice, basterà attraversare le tre porte del tempo. Il giovane osserverà il passato e riuscirà a trarre insegnamento dagli errori che per sbadataggine, per pigrizia, per ingenuità o per inesperienza non si è accorto di aver compiuto e getterà un occhio sul futuro per mettere a frutto tali insegnamenti che, forgiandone il carattere, lo porteranno, già dal presente, a diventare un uomo migliore. Anche la conoscenza ravvicinata con i cinque sensi, allegoricamente rappresentati da “un crocevia dove cinque carri, uno per ogni angolo della strada, attendevano all’ombra di altrettanti platani al riparo del sole torrido. I carri erano di modeste dimensioni, giusti per trasportare una persona con un piccolo bagaglio e alla guida vi erano giovani ragazzi dall’aria assonnata” che uno ad uno, risvegliandosi, lo stordiranno con le loro acute percezioni servirà a dargli la conoscenza necessaria per avere la piena padronanza del suo corpo e delle sue emozioni. All’inizio del percorso, Ginetto, appesantito dallo zaino in cui ha stipato, oltre alle provviste, anche un cofanetto carico dei suoi sogni di adolescente, incontra Malachia un ragazzo gentile, sveglio e coraggioso che lo aiuta a combattere il male psicologico della nostalgia e della lontananza da casa e quello fisico, curandogli le vesciche ai piedi riportate nel suo lungo scarpinare su strade impervie e solitarie e gli insegnerà ad apprezzare la libertà senza travalicare i diritti altrui, a far valere le proprie opinioni con fermezza ma in modo onesto ed educato. Quando, cinque anni dopo, il giovane protagonista, ormai ventitreenne, tornerà a Noverosi, il paese che gli ha dato i natali, si accorgerà di avere lo zaino molto più leggero di quando è partito nonostante, contenga tutti i suoi errori, le esperienze, le scoperte, i disagi, le delusioni e le piacevoli sorprese provate durante il viaggio e, soprattutto, intatto, il vecchio cofanetto ora custode di nuovi sogni. Alla fine del libro, che è poi anche la conclusione del viaggio Ginetto ritroverà se stesso e le sue radici e, finalmente, spossato dall’interminabile girovagare ma sereno per essere riuscito a portarlo a termine con dignità ed onore, chiude gli occhi e si addormenta. “Quando li riaprì era tutto sparito e… era sveglio nel suo letto a Noverosi… il cofanetto sulla scrivania vicino alle costruzioni di legno dello zio Alfredo e l’immagine di un assonnato Malachia riflessa nello specchio dell’armadio accanto al letto… l’immagine dell’uomo che era diventato…” Meraviglia! Come in tutte le favole degne di tale nome c’è il lieto fine, anche in “Storie da un sogno” Sandro Capodiferro non ci ha voluto deludere e, non senza sorpresa, scopriamo che Malachia altri non è che la proiezione di Ginetto in versione matura. Il ragazzo Ginetto, un po’ mammone, goffo ed impacciato, ha acquisito sul campo, pagando sulla propria pelle ed esponendosi di persona, nuove consapevolezze, sani principi e stimoli positivi, sbarazzandosi, dei vecchi pregiudizi, delle superstizioni e dei luoghi comuni, per osmosi si è trasformato in Malachia, un vero Uomo, posato ed intelligente, capace di gestire con razionalità la propria vita. Valide e singolari le brevi liriche inserite a complemento degli inserti fotografici che riproducono le opere pittoriche di Pietro Olivieri, un artista dalla mano particolarmente dotata che non si può non menzionare. La scrittura di Sandro Capodiferro segue, asseconda e precede, il cammino di Ginetto delineandone i paesaggi con tocchi intensi e precisi nei momenti di marcia vera e propria, con un linguaggio molto poetico nei paragrafi più intensi e ricchi di sentimento e quasi filosofeggiante nei passi in cui cerca di far trovare al suo protagonista i perché accadono gli eventi e le circostanze che muovono il mondo che lo circonda. Il linguaggio, mai eccessivo, sempre dosato, la perfetta padronanza della lingua, la scelta dei vocaboli calzanti ed appropriati, fanno di “Storie da un sogno” un romanzo da leggere e da far leggere a qualsiasi età, consigliatissimo per gli spunti di riflessione che offre al lettore e per l’arricchimento interiore che, vi garantisco, è assicurato.

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06/07/2012 - Rosanna Lanzillotti
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“Storie da un sogno” di Sandro Capodiferro Recensione a cura di Rosanna Lanzillotti Sullo sfondo di un viaggio narrato in sole novantadue pagine e attraverso ciò che si potrebbe interpretare come un sogno, la lettura di questo racconto scorre riga dopo riga con la sensazione di una gran voglia di scoprire un mondo diverso. Un mondo presente in ogni piccolo spazio dei nostri pensieri e a volte delle nostre speranze che in questa narrazione si realizzano in una nuova e singolare realtà: un nuovo modo di inserirsi nell’età adulta. E’con l’indicazione “il viaggio” che l’autore, Sandro Capodiferro, inizia il racconto di un giovane di nome Ginetto che così come vuole la tradizione della sua gente, inizierà un nuovo capitolo della sua vita iniziando un viaggio che lo terrà lontano dai suoi affetti per 5 lunghi, ma intensi, anni. Sarà proprio questa singolare esperienza espressa con toni ancora acerbi che arricchiranno la sua vita e lo faranno diventare un uomo, un uomo diverso e migliore. A colui che legge viene permesso sia di viaggiare insieme al narratore che descrivere la storia del protagonista e sia insieme al protagonista stesso entrambi viaggiatori e simboli l’uno della realtà, l’altro simbolo della fantasia inserita essa stessa in una realtà pensata e narrata. Comunque sia è la vita dell’essere umano dal suo embrione che si accinge ad affrontare un viaggio nell’evoluzione della sua storia: da Storie da un sogno Gli Elementi dell’Attesa “così si attende di quel cordone il taglio che dia un inizio nuovo e che sia tale” a quella vita che non può più aspettare” Non può più aspettare. Né il protagonista e né noi che leggiamo possiamo attendere. Noi stessi incomprensibilmente ci sentiamo protagonisti di questo viaggio che si realizza in un sogno privo di noia. Grazie alla fantasia che il più delle volte si confonde con la realtà si riesce a cogliere una lettura pragmatica e al contempo leggera, ma mai superficiale, del messaggio che l’autore, a mio modesto avviso, desidera comunicare: la vita è un viaggio non solo alla scoperta di nuovi luoghi, ma soprattutto di sentimenti antichi, ma pur sempre nuovi e personaggi che in un modo o nell’altro riempiono, il più delle volte arricchiscono, la nostra esistenza. Leggere questo racconto è come guardare un albero di mele e scoprire che ogni frutto, o meglio ogni riga, ha una rotondità diversa ed in essa perfetta nella sua complessità. Si scopre senza accorgersene l’evoluzione di ciò che nel tempo diventerà maturo. Come il tempo che senza permetterci di notarlo scorre veloce tra le pagine affinché si giunga a quella successiva per sapere cosa accade. In Storie da un Sogno scopriamo l’evolversi di un procedimento narrativo ancora leggermente amarognolo, ma frizzante nel suo stile letterario ed in particolare nel genere della letteratura fantasy. E’ però proprio questa la particolarità che rende il racconto dell’autore nuovo e diverso dai suoi contemporanei. Così come è “acerbo” e giovane il suo protagonista Ginetto durante il suo viaggio pronto a scoprire ciò che è sconosciuto e pronto a cercare un posto dove ritrovarsi. “ Ti sei mai chiesto in tutto ciò tu dove sei? “ Non è forse questo che ognuno di noi almeno una volta nella propria vita si è chiesto? In questo suo viaggio il protagonista se lo chiede ed è anche per tale motivo che possiamo ben affermare di trovarci all’interno di un viaggio diverso dagli altri. Un viaggio tra le foglie di un albero che ritroviamo nel bosco dove si trova Ginetto in una parte del suo cammino e che ricordano a chi legge gli eventi della vita di un giovane al quale si da l’opportunità di scoprire se stesso e chi gli sta accanto. Un albero, così come può esserlo la vita di ognuno di noi, dai frutti non ancora maturi, ma che si preparano a diventarlo. O come una nuova casa con porte da aprire o forse è meglio dire da scoprire. Piacevoli espressioni letterarie in progressiva maturazione, e proprio per questo avvolgenti e coinvolgenti, di questo romanzo ci presentano la vita con occhi diversi: Geometrie “E’ tutto scandito da questo laborioso gioco dei tempi” Porte da aprire e il tempo che scorre. Un tema che si unisce all’evolversi degli eventi narrati in queste pagine attraverso le quali l’autore esprime una inspiegabile capacità di cogliere la modernità e l’intimità del vivere il nostro tempo. Il tutto attraverso una chiara descrizione di ciò che sembrano essere luoghi e fatti comuni, ma che in realtà non lo saranno mai perché appartengono ad un sogno: La Pesca “Percorrere strade affollate Dove perdere l’identità tra spot di luce al neon” Ecco che quanto sopra enunciato potrebbe far pensare alle strade della vita che si possono percorrere, ma anche più realisticamente parlando la capacità dell’autore di permettere al lettore di fare un salto per esempio tra la modernità di una città piena di luci come New York o Sidney e le sue strade affollate che a tanti di nome “Ginetto” ha permesso di esprimersi e realizzarsi. Prendersi il tempo necessario per riflettere. E’ anche questo che si evince con spontanea naturalezza dalla lettura di queste pagine. Il protagonista Ginetto non visita queste città, ma vive il suo viaggio e quindi il suo sogno nella sua totalità con eventi che riempiranno lo spazio del ricordo, del presente e di ciò che diventerà il suo futuro. Così come il nostro protagonista si sveglia dal suo sogno, allo stesso modo chi scrive e chi legge termina un episodio del suo viaggio e si sveglia. Aprendo gli occhi vede il mondo da un angolatura diversa. La lettura di “Storie da un sogno” è consigliata a chi, come il protagonista di questo racconto, svegliandosi da un sogno sa vedere il mondo con occhi nuovi e maturi. Così come lo si può consigliare a chi vuole affrontare il nuovo giorno con la determinatezza di chi intende viverlo e dedicarlo a coloro che la vita vogliono viverla con la consapevolezza del suo essere se stessi.

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