Un brano:" I loro sguardi ogni tanto si incrociavano e sembravano dirsi solo una cosa: riappacifichiamoci o dichiariamoci guerra per sempre, ma facciamolo per bene, e prima di morire." Romana Petri scrive bene, Vive tra Roma e Lisbona ed è stata definita dalla critica una delle migliori scrittrici italiane.Ha scritto tra raccolte di racconti e romanzi nove libri ricordo Alle Case Venie (Marsilio, 1997), I padri degli altri (Marsilio, 1999), La donna delle Azzore (Piemme, 2001), Dagoberto Babilonio, un destino (Mondadori, 2002), Esecuzioni (Fazi, 2005) e Ovunque io sia (Cavallo di ferro, 2008).Ha ottenuto prestigiosi premi e riconoscimenti, tra i quali, il premio Mondello, il Rapallo-Carige e il Grinzane Cavour. È stata inoltre finalista del premio Strega con Figli dello stesso padre. Il merito di questa autrice è di scavare psicologicamente i personaggi sia principali che secondari.Tutto ruota fra il rapporto fra Germano ed Emilio sono figli dello stesso padre ma di madri diverse.Germano è il primogenito, è il preferito del padre e non ha mai accettato il divorzio dei genitori causato dalla nascita di Emilio dalla relazione fra Costanza e Giovanni.germano riversa tutto il suo rancore su Emilio e la madre Costanza causa della rottura della sua famiglia. Ha un rapporto morboso con la madre Edda ma però non le perdona di essere diventata amica di Costanza una volta abbandonata a sua volta e di volere bene ad Emilio. Emilio d'altro canto vive tutta la vita con la sensazione di essere il figlio non voluto e l'unico suo scopo è conquistare l'affetto del padre e del fratello.La vita li porta lontano Germano a Roma diventerà un pittore famoso Emilio diventerà un matematico e vivrà in America. Una mostra di quadri li riunirà già adulti.Il libro ha avuto per me una strana particolarità a tratti l'ho trovato noioso, ma una volta finito ho avuto la sensazione di aver letto un piccolo capolavoro ed è a questa sensazione che mi affido per consigliarlo a tutti.