Sofia si veste sempre di nero, recensito da Gino

“Sofia si veste sempre di nero” è un romanzo composto da racconti, che narra della vita di Sofia all’apparenza donna strana, solitaria, enigmatica, un pesce fuor d’acqua dalla vita. Nel leggere i dieci racconti conosciamo le persone care a Sofia, dai genitori: lui ingegnere all’Alfa Romeo solo preso dal suo lavoro, lei ex pittrice ora casalinga depressa che passa le giornate al buio, conosciamo la zia Marta, sorella del padre che sarà la vera amica e salvezza si Sofia disoscurando quel nero ormai pervasivo. Un titolo che non si svela e che si lascia scoprire, titolo di uno dei racconti; il vestirsi di nero è una forma di protesta, un ossessione vivente, un malattia dell’anima, un pertubanza del corpo, riassume un’unica, sola e vera paura quella della morte. Morte però non intesa come morte esplicitamente fisica, ma morte delle situazioni, delle relazioni, del rimanere soli, del vedere che tutto svanisce effimeramente. Il suo unico talento è quello di capire la fine, il capolinea di ogni cosa, essere oltre all’avvenire. Dialogo con l’autore: http://vimeo.com/search?q=Minumum+fax "La ragazza aveva gli occhi strabici. E questo modo di guardarti la bocca mentre parlavi, come se intorno ci fosse un rumore d'inferno e lei dovesse leggerti le labbra per distinguere le parole. Aveva l'aria di una persona in pericolo. Guardava allo stesso tempo te e dietro di te. Ecco cosa colpiva al cuore gli uomini, la prima volta che la incontravano. Tu le parlavi e lei ti fissava le labbra come se da un momento all'altro potesse saltarti al collo e morderle, e quel morso salvarle la vita."

Ricordati che questa è l'opinione di un lettore e non rappresenta una recensione ufficiale del libro.

Di questo autore

01/09/2012
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