Artemisia)
Romanzo Storico

Artemisia, recensito da sofia su Bookville.it

Notizie sull'autore:Notizie sull'autore:Anna Banti, pseudonimo di Lucia Lopresti, fu scrittrice, giornalista e saggista molto attenta alla condizione femminile. Direttrice della rivista letteraria «Paragone», pubblicò biografie (Artemisia), studi (Monet, Manzoni), romanzi storici (Noi credevamo) e il capolavoro Le donne muoiono. Sinossi:"Per quante forme, per quanti modi diversi possa esprimersi il dolore di una intattezza violata, Artemisia me lo fa intendere in quest'aria di sacrificio e di pericolo che fomenta, con i rimpianti di tutti, il suo rimpianto di risuscitata invano. La nostra povera libertà si lega all'umile libertà di una vergine che nel milleseicentoundici non ha se non quella del proprio corpo integro e non può capacitarsi in eterno di averla perduta. Per tutta la vita essa si adoprò a sostituirla con un'altra, più alta e più forte, ma il rimpianto di quell'unica restò: mi pareva, con quei fogli scritti, d'averlo quietato. Ora ritorna più intenso che mai, con un moto di relitto che appare e dispare sull'onda che lo porta, e, a momenti, sembra che l'acqua limpida l'abbia digerito. Scottata mille volte al bruciore dell'offesa, mille volte Artemisia si fa indietro e prende fiato per lanciarsi di nuovo nel fuoco. Così usava un tempo, così usa oggi con me". Con uno scritto di Attilio Bertolucci. Cosa ne penso io:Libro non facile da leggere. Lo stile dell'autrice risente dell'influsso romantico e a volte è di non facile intendimento. E' stato scritto che il romanzo è costruito come un ritratto, un dipintoSi accenna ad un documento sulla pittrice Artemisia Gentileschi andato smarrrito durante la guerra. La vita di Artemisia parte da quando aveva dieci anni quando gioca con l'amica Cecilia Nari paralitica che vive confinata nel suo palazzo e alla quale Artemisia racconta storie fantastiche.Il manoscritto perduto è in effetti il fulcro del racconto che si intreccia fra la vita e il carattere di Artemisia e le vicende della guerra.Stuprata da Agostino Tasso, “cavaliere e gran pittore” subirà un processo e sarà quindi disonorata. Il padre valente pittore si vergognerà della figlia e la porterà da Roma a Firenze“la biondina partiva, seduta fra suo padre e un grosso frate romagnolo che tornava, lo disse subito, a Bologna. Dopo una notte passata sulla seggiola, vestita, l’immobilità precaria di quel primo istante di viaggio le dava una vertigine di eternità. Cavallanti e postiglioni andavano attorno con le lanterne come fosse ancor notte; dalle impannate delle osterie trapelavano lumicini. Un mendico, disteso su un banco di pietra, pareva morto. Un cavaliere dai grossi mustacchi alla spagnola fece impennare il suo palafreno e bravava uno staffiere che zoppicava. La campana di Santa Maria del Popolo suonò e Artemisia pensò un attimo all’assurdità rovinosa di smontare, entrare in chiesa, sentir messa. Aveva sonno, forse addormentandosi si sarebbe appoggiata alla spalla paterna: infinito dolcissimo riposo.” A Firenze la farà sposare con Antonio Stiattesi che fa “il merciaio e il robivecchi”, Artemisia considera importante avere un marito, per “i vantaggi che un marito può offrire a chi sia sola."Artemisia è una donna fiera ma nutrirà un affetto per il marito e soffrirà quando lui , non abituato al fatto che lei lavori ai suoi quadri, la lascerà.La vita di questa donna potrebbe essere la vita di una donna d'oggi. Verrà riabilitata recentemente anche come pittrice, all'epoca era ricordata soprattutto a Roma come lei fosse stata violata. Nonostante il suo conflitto di amore-odio con il padre , lui la chiamerà a Londra e direi che la parte che descrive il viaggio sia la parte più bella del romanzo. Dopo aver letto La passione di Artemisia di Susan Vreeland ho trovato qualche difficoltà a leggere la Banti. C'è da dire che il romanzo di quest'ultima è stato scritto nel 1947 però è pervaso dal desiderio di una parità fra uomo e donna cosa che in Artemisia sarà impossibile perchè il senso di colpa per lo stupro subito la perseguiterà per tuta la vita.Non basterebbe un volume per analizzare lo scritto della Banti se non considerando come l'autrice è talmente coinvolta dalla figura di Artemisa da far credere che essa sia addirittura un suo alter ego. Consiglio!

Ricordati che questa è l'opinione di un lettore e non rappresenta una recensione ufficiale del libro.

Di questo autore

1996
Immagine non disponibile

Lavinia fuggita

Vai al libro

2015
Immagine non disponibile

Artemisia

Vai al libro