Il castrato di Vivaldi
  • 9788898613847
  • Biblioteca dei Leoni
  • 2016

Il castrato di Vivaldi

di Gian Domenico Mazzocato

Candidato al Premio Strega 2017 Presentato da Maurizio Cucchi e Paolo Ruffilli. Angelo Sugamosto nasce il primo ottobre 1720 in un poverissimo Polesine. Nel coro parrocchiale si distingue per la purezza della voce e il prete convince la famiglia a farlo castrare. È l'inizio di un'avventura che spesso finiva in tragedia. La mortalità tra i bambini sottoposti alla brutale operazione era altissima. Angelo sopravvive e ha fama e celebrità. Su di lui, dopo la morte, scese una smemoria secolare che questo romanzo dirada. Il narratore moderno acquista una crosta in un mercatino dell'antiquariato. Si lascia aggredire dal mistero che avvolge la persona che vi è ritratta e l'indagine diventerà un assillo. Alla fine conoscerà il "suo" castrato con il movimento di un romanzo poliziesco. Se si esclude una novella di Balzac, Sarrasine, mai il tema del castratismo, prima del romanzo di Gian Domenico Mazzocato, era stato affrontato dalla narrativa europea. Di questo fenomeno che attraversa i secoli e giunge fin quasi ai nostri giorni (possediamo, in registrazione, la voce dell'ultimo castrato della cappella Sistina) si conosce pochissimo. Angelo Sugamosto vive a Venezia, Parigi, Londra. Conosce Vivaldi, Goldoni, Händel, Casanova e il divino Farinelli, il castrato più famoso. Ha infinite amanti. I castrati perdevano la capacità di procreare ma non la virilità. Tuttavia il Sugamosto di Mazzocato è eroe dolente e inquieto. Odia la sua condizione e i suoi genitori. Cerca qualcuno che scriva la sua storia e la porti sul palcoscenico. Il dramma della solitudine e della disperazione. La povertà e l'ambiguità dei rapporti umani. Riuscirà nell'intento in modo inatteso. https://www.ibs.it/castrato-di-vivaldi-libro-gian-domenico-mazzocato/e/9788898613847


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Commenti (1)

22/08/2017 - sofia
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Notizie sull'autore:Giandomenico Mazzocato GIAN DOMENICO MAZZOCATO (Treviso, 1946) è uno dei più noti e apprezzati scrittori veneti dell’ultima generazione. Si è laureato in storia della lingua latina con una tesi su Teofilo Folengo. È stato per 35 anni ordinario di lettere nei licei della sua città. Ha pubblicato alcuni volumi di liriche (Il fuoco vecchio, Straniarsi è qui, Diapason con variazioni), oltre a monografie su artisti contemporanei e fatti di costume, per i quali ha ottenuto numerosi riconoscimenti e premi. È editorialista del Gazzettino di Venezia e svolge intensa attività giornalistica. Ha firmato i testi per alcuni libri fotografici dedicati al Veneto, tra cui Alte Terre (foto di Antonio Povesan) che contiene una silloge di racconti, Crepuscoli; La bella Marca (foto di Ruggero Piccoli) e Veneto per sempre (foto di Cesare Gerolimetto). Negli ultimi anni si è dedicato soprattutto alla traduzione di classici latini: ha tradotto per la Newton Compton Editori le Historiae di Tacito e la trilogia delle opere minori dello stesso autore (Agricola, Germania, Dialogo degli oratori). Successivamente ha curato, sempre per la Newton Compton, la traduzione e il commento dei 35 libri che compongono la monumentale opera storiografica di Tito Livio, di cui ha curato anche l’apparato critico e gli indici analitici. Nel novembre 2005 è uscita (Piazza Editore) la traduzione della Vita di san Martino, l’ultimo grande poema che la latinità abbia prodotto, opera dello scrittore di Valdobbiadene, Venanzio Onorio Clemenziano Fortunato. Il libro Martino, l’uomo che divise il mantello (edizioni La vita del popolo, 2004) deriva dagli studi attorno alla figura del santo vescovo di Tours. Nel 1997 è uscito il suo primo romanzo, Il delitto della contessa Onigo (Ed. Santi Quaranta), che ha conosciuto straordinario successo di critica e di pubblico tanto da giungere in poco tempo alla ottava edizione e da aggiudicarsi nel 1998 il Gambrinus Mazzotti. Scrittori come Fulvio Tomizza e Luca Desiato (e un po’ tutta la critica) hanno sottolineato come la narrativa di Mazzocato abbia avuto il merito di fondare una vera e propria saga dei "vinti" veneti. Il suo secondo romanzo, Il bosco veneziano, (a sua volta in quinta edizione) affronta il tema dell’emigrazione e delle patrie perdute. Nel 2001 è uscita la sua terza opera di narrativa Gli ospiti notturni, in pochi mesi alla seconda edizione.https://www.trevisoinfo.it/mazzocato.htm Sinossi:Candidato al Premio Strega 2017 Presentato da Maurizio Cucchi e Paolo Ruffilli. Angelo Sugamosto nasce il primo ottobre 1720 in un poverissimo Polesine. Nel coro parrocchiale si distingue per la purezza della voce e il prete convince la famiglia a farlo castrare. È l'inizio di un'avventura che spesso finiva in tragedia. La mortalità tra i bambini sottoposti alla brutale operazione era altissima. Angelo sopravvive e ha fama e celebrità. Su di lui, dopo la morte, scese una smemoria secolare che questo romanzo dirada. Il narratore moderno acquista una crosta in un mercatino dell'antiquariato. Si lascia aggredire dal mistero che avvolge la persona che vi è ritratta e l'indagine diventerà un assillo. Alla fine conoscerà il "suo" castrato con il movimento di un romanzo poliziesco. Se si esclude una novella di Balzac, Sarrasine, mai il tema del castratismo, prima del romanzo di Gian Domenico Mazzocato, era stato affrontato dalla narrativa europea. Di questo fenomeno che attraversa i secoli e giunge fin quasi ai nostri giorni (possediamo, in registrazione, la voce dell'ultimo castrato della cappella Sistina) si conosce pochissimo. Angelo Sugamosto vive a Venezia, Parigi, Londra. Conosce Vivaldi, Goldoni, Händel, Casanova e il divino Farinelli, il castrato più famoso. Ha infinite amanti. I castrati perdevano la capacità di procreare ma non la virilità. Tuttavia il Sugamosto di Mazzocato è eroe dolente e inquieto. Odia la sua condizione e i suoi genitori. Cerca qualcuno che scriva la sua storia e la porti sul palcoscenico. Il dramma della solitudine e della disperazione. La povertà e l'ambiguità dei rapporti umani. Riuscirà nell'intento in modo inatteso.https://www.ibs.it/castrato-di-vivaldi-libro-gian-domenico-mazzocato/e/9788898613847 Cosa ne penso io: Una voce purissima da angelo nel 1700 era , per molti ragazzini, una maledizione.Angelo Sugamosto aveva anche il nome oltre che la voce da angelo. Per lui, nato in una famiglia poverissima, il destino era segnato. Vivremo la sua vita che, al contrario di molti castrati, non è stata cambiata in meglio. Per tutta la vita odierà i suoi genitori e inseguirà un successo che per cause avverse non arriverà mai. Un bel romanzo scritto con voce potente e partecipe tanto da suscitare emozioni. Un libro che avrebbe meritato voti ed elogi ma che sicuramente gli verranno da chi lo leggerà. Consigliato!

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