La notte
  • 9788885943117
  • Giuntina
  • 2007

La notte

di Elie Wiesel

Scelto da IBS per la Libreria ideale perché Elie Wiesel è stato insignito del Premio Nobel per la Pace. Sopravvissuto all'Olocausto ha trascorso la vita a raccontare l'orrore della Shoah. La sua storia è la nostra storia. Una testimonianza atroce e pulsante della morte di Dio, nell'anima di un bambino. "Ciò che affermo è che questa testimonianza, che viene dopo tante altre e che descrive un abominio del quale potremmo credere che nulla ci è ormai sconosciuto, è tuttavia differente, singolare, unica. (...) Il ragazzo che ci racconta qui la sua storia era un eletto di Dio. Non viveva dal risveglio della sua coscienza che per Dio, nutrito di Talmud, desideroso di essere iniziato alla Cabala, consacrato all'Eterno. Abbiamo mai pensato a questa conseguenza di un orrore meno visibile, meno impressionante di altri abomini, ma tuttavia la peggiore di tutte per noi che possediamo la fede: la morte di Dio in quell'anima di bambino che scopre tutto a un tratto il male assoluto?" (dalla Prefazione di F. Mauriac)https://www.ibs.it/notte-libro-elie-wiesel/e/9788885943117


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Commenti (2)

14/07/2014 - simona72
utente
bellissimo!! straordinario!!! Assolutamente da leggere per gli appassionati di storie vere sull'olocausto

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22/01/2019 - sofia
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Conosciamo Elie Wiesel:Scrittore e giornalista statunitense di origini ebraico-ungheresi, nato a Sighetu nel 1928 e morto a New York nel 2016. Sopravvissuto ad Auschwitz e Buchenwald, dove perde i genitori e la sorella minore, nell’aprile 1945 viene assegnato a un orfanotrofio francese. Dopo gli studi di filosofia alla Sorbona si dedica al giornalismo. La prima prova letteraria è un lungo racconto della sua esperienza nei lager, scritto in yiddish e pubblicato in Argentina nel 1955; consigliato da Mauriac (con cui instaura una profonda amicizia) ne ha affronterà poi la riscrittura in francese, dando vita a uno dei capisaldi della letteratura dell’Olocausto, La notte (1958): in una prosa scarna e frammentata, il romanzo descrive il sovvertimento di ogni valore umano, fisico e spirituale, la «notte» appunto, della razionalità e della fede nell’anima individuale e dell’intero genere umano. Cittadino statunitense dal 1963, insegna all’università di Boston e ottiene molti riconoscimenti di prestigio, tra cui il Nobel per la pace (1986), per il messaggio di umanità e speranza trasmesso dalle sue opere. Sulla Shoah, i pogrom e i campi di concentramento staliniani è incentrata la sua vasta produzione, sia narrativa (L’alba, 1960; Il giorno, 1961; La città della fortuna, 1962; Ebrei del silenzio, 1966; Il testamento di un poeta ebreo assassinato, 1981; Dopo la notte, 2003; La danza della memoria, 2006; Le due facce dell'innocente, 2008; Rashi. Il grande commentatore, 2009; A cuore aperto, 2011), sia teatrale (Il processo di Shamgorod, 1979). È anche autore di numerosi saggi storici, politici e di esegesi biblica (il ciclo delle Celebrazioni, pubblicate in diversi volumi dal 1972 al 1998).Notizie tratte da https://www.ibs.it/libri/autori/Elie%20Wiesel Di che cosa tratta La notte:Scelto da IBS per la Libreria ideale perché Elie Wiesel è stato insignito del Premio Nobel per la Pace. Sopravvissuto all'Olocausto ha trascorso la vita a raccontare l'orrore della Shoah. La sua storia è la nostra storia. Una testimonianza atroce e pulsante della morte di Dio, nell'anima di un bambino. "Ciò che affermo è che questa testimonianza, che viene dopo tante altre e che descrive un abominio del quale potremmo credere che nulla ci è ormai sconosciuto, è tuttavia differente, singolare, unica. (...) Il ragazzo che ci racconta qui la sua storia era un eletto di Dio. Non viveva dal risveglio della sua coscienza che per Dio, nutrito di Talmud, desideroso di essere iniziato alla Cabala, consacrato all'Eterno. Abbiamo mai pensato a questa conseguenza di un orrore meno visibile, meno impressionante di altri abomini, ma tuttavia la peggiore di tutte per noi che possediamo la fede: la morte di Dio in quell'anima di bambino che scopre tutto a un tratto il male assoluto?" (dalla Prefazione di F. Mauriac) Le mie impressione: Come ogni anno ricordo la Shoah scegliendo libri autobiografici. La notte mi ha molto colpito per le conseguenze che l'esperienza nei campi di concentramento sull'anima di un bambino fortemente religioso che, a contatto con la crudeltà, diventa agnostico e non crede più che Dio esista. Credo che questa sia una colpa ancor più grave delle sevizie che i nazisti hanno fatto agli internati. Non posso che ripetere la frase che ho letto da poco in Unbroken:"Chi subisce un trattamento disumanizzante vive una profonda,disperata solitudine e trova quasi impossibile mantenere la speranza."Unbroken di Hilenbrand Laura Leggetelo!(tutti e due)

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