Olive Kitteridge
  • 9788864110332
  • Fazi
  • 2009

Olive Kitteridge

di Strout Elizabeth

In un angolo del continente nordamericano c'è Crosby, nel Maine: un luogo senza importanza che tuttavia, grazie alla sottile lama dello sguardo della Strout, diviene lo specchio di un mondo più ampio. Perché in questo piccolo villaggio affacciato sull'Oceano Atlantico c'è una donna che regge i fili delle storie, e delle vite, di tutti i suoi concittadini. È Olive Kitteridge, un'insegnante in pensione che, con implacabile intelligenza critica, osserva i segni del tempo moltipllcarsi intorno a lei, tanto che poco o nulla le sfugge dell'animo di chi le sta accanto: un vecchio studente che ha smarrito il desiderio di vivere; Christopher, il figlio, tirannizzato dalla sua sensibilità spietata; un marito, Henry, che nella sua stessa fedeltà al matrimonio scopre una benedizione, e una croce. E ancora, le due sorelle Julie e Winnie: la prima, abbandonata sull'altare ma non rassegnata a una vita di rinuncia, sul punto di fuggire ricorderà le parole illuminanti della sua ex insegnante: "Non abbiate paura della vostra fame. Se ne avrete paura, sarete soltanto degli sciocchi qualsiasi". Con dolore, e con disarmante onestà, in "Olive Kitteridge" si accampano i vari accenti e declinazioni della condizione umana - e i conflitti necessari per fronteggiarli entrambi. E il fragile, sottile miracolo di un'alta pagina di storia della letteratura, regalataci da una delle protagoniste della narrativa americana contemporanea, vincitrice, grazie a questo "romanzo in racconti", del Premio Pulitzer 2009. Fonte http://www.ibs.it/code/9788864110332/strout-elizabeth/olive-kitteridge.html


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Commenti (3)

06/05/2011 - sofia
utente
Elisabeth Stout con il romanzo Olive Kitteridge ha vonto il Premio Pulitzer 2009.Amo questa scrittrice per la sua disarmante descrizione della condizione umana.Ogni parola ci fa riflettere e parlo di alta letteratura.E' un romanzo che si svolge in racconti in varie umanità che sotto l'occhio vigile della protagonista olive Kitteridge vivono la loro vita in questo piccolo paese Crosby nel Maine,È Olive Kitteridge, un’insegnante in pensione che, con implacabile intelligenza critica, osserva i segni del tempo moltiplicarsi intorno a lei, tanto che poco o nulla le sfugge dell’animo di chi le sta accanto: un vecchio studente che ha smarrito il desiderio di vivere; Christopher, il figlio, tirannizzato dalla sua sensibilità spietata; un marito, Henry, che nella sua stessa fedeltà al matrimonio scopre una benedizione, e una croce. E ancora, le due sorelle Julie e Winnie: la prima, abbandonata sull’altare ma non rassegnata a una vita di rinuncia, sul punto di fuggire ricorderà le parole illuminanti della sua ex insegnante: «Non abbiate paura della vostra fame. Se ne avrete paura, sarete soltanto degli sciocchi qualsiasi» e leggendo si vive quelle vite, si prova antipatia e successivamente ammirazione per la protagonista e addirittura la si ama! Da leggere!

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14/07/2011 - Moraschi
utente
Ci troviamo a Crosby, nel Maine, un luogo come tanti che grazie agli occhi attenti ed indagatori di E. Strout, diviene il palcoscenico del mondo intero. In questa cittadina affacciata all’'Oceano Atlantico c'è una donna che regge i fili delle storie, e delle vite di tutti i suoi concittadini: Olive Kitteridge, un'insegnante in pensione che, con spietata capacità critica, osserva i segni del tempo svilupparsi intorno a lei, nulla le sfugge dell'animo di chi le sta accanto; racconti di tante vite diverse che le ruotano intorno, vite che spiegano in poche righe, a volte addirittura in poche parole, la vita di Olive. [ «Non abbiate paura della vostra fame. Se ne avrete paura, sarete soltanto degli sciocchi qualsiasi»] Bello questo romanzo che ti fa sorridere ma che ti infonde anche tristezza, affascinante la qualificazione di Olive donna, antipatica, cinica, irritante, in sovrappeso, invidiosa, cocciuta e fragile, terribilmente complicata, insensibile all’amore solo per mancanza di coraggio o più probabilmente per non aver saputo apprezzare ciò che le offriva la sua vita. …..[” E se il piatto di Olive era stato pieno della bontà di Henry e lei lo aveva trovato gravoso, limitandosi a mangiucchiare qualche briciola alla volta, era perchè non sapeva quello che tutti dovrebbero sapere”] Mi sono trovata a mio agio con le parole della Strout, vuoi per il suo stile elegante ed intelligente ma anche per i temi trattati che ci riguardano un po’ tutti.

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29/12/2013 - Gino
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Olive Kitteridge è una raccolta di racconti strutturata in forma di romanzo, opera della scrittrice americana Elizabeth Strout. La vicenda si svolge per lo più nell'immaginaria cittadina di Crosby, nel Maine, dove vive Olive, ex insegnante di scuola e moglie del farmacista. I tredici racconti rappresentano momenti temporali anche lontani tra loro, incentrandosi sia sulla famiglia di Olive (il marito Henry e il figlio Cristopher) che su altri personaggi della piccola comunità, con la particolarità che in ogni racconto è comunque presente o citata la protagonista. Il filo conduttore dei racconti - che per la continuità narrativa si presentano con la forma di "romanzo per racconti" - è un diffuso dolore per i deludenti rapporti umani o famigliari, per il tradimento consumato o desiderato, per l'avanzare dell'età e per la paura della morte. Olive, con il suo sguardo disincantato e cinico ma non meno sofferto, rappresenta alla fine un punto di riferimento per la sua comunità. Un libro davvero bello, che mette in risalto le fragilità dell’uomo pur cercando sempre in ogni occasione di apparire forti per forza.

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