Ho lasciato entrare la tempesta
  • 9788856633191
  • Pieme
  • 2014

Ho lasciato entrare la tempesta

di Hannah Kent

Strega, seduttrice, colpevole, assassina: Agnes Magnúsdóttir è accusata di molte cose. Perché nell'Islanda dell'Ottocento - immersa nella nebbia come in mille superstizioni - lei, con la sua bellezza, il suo animo ribelle, la sua intelligenza troppo vivace, è diversa da tutte. Diversa anche per l'uomo che si è scelta: Natan Ketilsson, un uomo più vicino ai diavoli dell'inferno che agli angeli del paradiso, come mormorano nel villaggio, capace di risuscitare i morti con pozioni a base di erbe conosciute solo da lui. E ora che Natan è morto, ucciso da diciotto coltellate, il villaggio decide che la colpevole dell'efferato omicidio non può che essere lei, Agnes. La donna che lo amava. E mentre, ormai condannata, attende la morte per decapitazione, Agnes racconta la sua versione della storia alle uniche persone amiche che il destino le concede nei suoi ultimi giorni: la moglie del suo carceriere, e un giovane e inesperto confessore. E anche se la morte sarà la fine inevitabile, per Agnes la vita continua altrove: nei pensieri, nei sogni, nelle storie che ha letto, e nell'amore per Natan. Le cose che appartengono soltanto a lei, e che nessuno potrà toglierle.https://www.ibs.it/ho-lasciato-entrare-tempesta-libro-hannah-kent/e/9788856633191


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Commenti (1)

07/02/2018 - sofia
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Notizie sull'autore: Hannah Kent Giovanissima autrice australiana (1985), ha esordito con Ho lasciato entrare la tempesta nel 2013, lasciando stupefatta la critica e incantando il pubblico dei molti paesi in cui il romanzo è stato finora tradotto. L'ispirazione per il romanzo è nata durante un periodo di studio in Islanda, dove per la prima volta ha sentito la storia di Agnes Magnúsdóttir - l'ultima donna a essere stata condannata a morte sull'isola - e se n'è innamorata. Ho lasciato entrare la tempesta ha vinto l'Indie Award, il premio dei librai indipendenti australiani, come miglior debutto dell'anno. Inoltre è stato finalista al Guardian First Book Award e al Baileys Women's Prize.http://www.edizpiemme.it/autori/hannah-kent Sinossi:Strega, seduttrice, colpevole, assassina: Agnes Magnúsdóttir è accusata di molte cose. Perché nell'Islanda dell'Ottocento - immersa nella nebbia come in mille superstizioni - lei, con la sua bellezza, il suo animo ribelle, la sua intelligenza troppo vivace, è diversa da tutte. Diversa anche per l'uomo che si è scelta: Natan Ketilsson, un uomo più vicino ai diavoli dell'inferno che agli angeli del paradiso, come mormorano nel villaggio, capace di risuscitare i morti con pozioni a base di erbe conosciute solo da lui. E ora che Natan è morto, ucciso da diciotto coltellate, il villaggio decide che la colpevole dell'efferato omicidio non può che essere lei, Agnes. La donna che lo amava. E mentre, ormai condannata, attende la morte per decapitazione, Agnes racconta la sua versione della storia alle uniche persone amiche che il destino le concede nei suoi ultimi giorni: la moglie del suo carceriere, e un giovane e inesperto confessore. E anche se la morte sarà la fine inevitabile, per Agnes la vita continua altrove: nei pensieri, nei sogni, nelle storie che ha letto, e nell'amore per Natan. Le cose che appartengono soltanto a lei, e che nessuno potrà toglierle.https://www.ibs.it/ho-lasciato-entrare-tempesta-libro-hannah-kent/e/9788856633191 Cosa ne penso io: Un libro che fa soffrire come tutti i libri che parlano di vita e di morte. Agnes è colpevole di aver amato e di non aver potuto sopportare la sofferenza del suo uomo in punto di morte, ma non certo di averlo assassinato. Eppure è stata condannata e aspetta la sua esecuzione in una famiglia nello stesso villaggio in cui è cresciuta. Il libro racconta come, dal principio, tutti in questa famiglia l'abbiano già condannata e giudicata fino a quando non l'hanno conosciuta veramente. Anche il giovane prete confessore che le è stato assegnato ha paura ad avvicinarla finchè non arriva a conoscerla e quasi con lei instaura un rapporto molto al di là di un confessore. Data la giovane età dell'autrice ci si aspetta un racconto superficiale che narra una vicenda antica invece il romanzo riesce a scatenare emozioni, i personaggi sono bene raccontati con i loro sentimenti e le loro ambivalenti reazioni. Chapeau Hannah Kent sei riuscita a stupirmi e a immergermi , , emozionandomi, nella incredibile storia di Agnes dall'impossibile cognome islandese di Magnúsdóttir! Consiglio la lettura!

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