Il morso
  • 9788854514928
  • Neri Pozza
  • 2017

Il morso

di Simona Lo Iacono

Vincitore del Premio Racalmare-Sciascia 2017 Con un linguaggio incisivo ed efficace e una prosa impeccabile, Simona Lo Iacono tratteggia una storia di struggente bellezza su un personaggio storico realmente esistito: Lucia Salvo, detta «la babba». Un personaggio femminile unico, fragile e determinato, animato da una vibrante e tesa vitalità. «Una scrittrice di incantesimi e malie» - Avvenire «Simona Lo Iacono tiene insieme tutto con una scrittura che usa con parsimonia i dialettismi e a cui abbina una ricerca di letterarietà» - La Lettura Palermo, 1847. Lucia Salvo ha sedici anni, gli occhi come «due mandorle dure» e una reputazione difficile da ignorare: nella sua città, Siracusa, viene considerata una «babba», ossia una pazza. La nomea le è stata attribuita a causa del «fatto», ovvero il ricorrere di improvvise e violente crisi convulsive, con conseguente perdita della coscienza. Per volontà della madre, speranzosa di risanare le sorti della famiglia, Lucia viene mandata a Palermo a servizio presso la casa dei conti Ramacca. Un compito che la «babba» accetta a malincuore, sapendo che il Conte figlio si è fatto esigente in tema di servitù femminile. Quando il nano Minnalò, suo fedele consigliere, gli conduce Lucia, il Conte figlio le si accosta perciò con consumata e indifferente esperienza, certo che la bella siracusana non gli opporrà alcuna resistenza. La ragazza, però, gli sferra un morso da furetto. Un morso veloce, stizzito, che lo fa sanguinare e ridere stupefatto. Un gesto di inaspettata ribellione che segnerà per sempre la vita di Lucia, rendendola, suo malgrado, un’inconsapevole eroina durante la rivoluzione siciliana del 1848, il primo moto di quell’ondata di insurrezioni popolari che sconvolse l’Europa in quel fatidico anno.https://www.ibs.it/morso-libro-simona-lo-iacono/e/9788854514928


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Commenti (1)

28/02/2018 - sofia
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Notizie sull'autore: SIMONA LO IACONO Magistrato, presta servizio presso il Tribunale di Catania. Cura circoli di lettura e convegni letterario/giuridici. Fa parte dell'EUGIUS, l'associazione europea dei giudici-scrittori e della Società Italiana di Diritto e Letteratura (SIDL). Cura sul blog letterario Letteratitudine di Massimo Maugeri, una rubrica che coniuga norma e parola, letteratura e diritto, dal nome Letteratura è diritto, letteratura è vita. Sulla pagina culturale de «La Sicilia» tiene una rubrica fissa, dal titolo: Scrittori allo specchio. Il suo primo romanzo Tu non dici parole (Perrone 2008) ha vinto il premio Vittorini Opera prima. Nel 2010 ha pubblicato il racconto lungo scritto a quattro mani con Massimo Maugeri La coda di pesce che inseguiva l’amore (Sampognaro & Pupi, 2010 - Premio Più a Sud di Tunisi). Nel 2011 ha pubblicato il romanzo intitolato Stasera Anna dorme presto (Cavallo di Ferro), con cui ha vinto il premio Ninfa Galatea (ed è stata finalista al Premio Città di Viagrande). Nel 2013, sempre per Cavallo di Ferro, ha pubblicato il romanzo Effatà (con cui ha vinto il Premio Martoglio). Nel 2016 Le streghe di Lenzavacche (E/O) viene presentato al Premio Strega 2016 da Paolo Di Stefano e Romana Petri. Collabora come volontaria con il carcere di Augusta dove tiene corsi di letteratura e teatro per i detenuti, onde dare attuazione all'art. 27 della Costituzione che prevede il principio rieducativo della pena.https://www.ibs.it/libri/autori/Simona%20Lo%20Iacono Sinossi:Vincitore del Premio Racalmare-Sciascia 2017 Con un linguaggio incisivo ed efficace e una prosa impeccabile, Simona Lo Iacono tratteggia una storia di struggente bellezza su un personaggio storico realmente esistito: Lucia Salvo, detta «la babba». Un personaggio femminile unico, fragile e determinato, animato da una vibrante e tesa vitalità. «Una scrittrice di incantesimi e malie» - Avvenire «Simona Lo Iacono tiene insieme tutto con una scrittura che usa con parsimonia i dialettismi e a cui abbina una ricerca di letterarietà» - La Lettura Palermo, 1847. Lucia Salvo ha sedici anni, gli occhi come «due mandorle dure» e una reputazione difficile da ignorare: nella sua città, Siracusa, viene considerata una «babba», ossia una pazza. La nomea le è stata attribuita a causa del «fatto», ovvero il ricorrere di improvvise e violente crisi convulsive, con conseguente perdita della coscienza. Per volontà della madre, speranzosa di risanare le sorti della famiglia, Lucia viene mandata a Palermo a servizio presso la casa dei conti Ramacca. Un compito che la «babba» accetta a malincuore, sapendo che il Conte figlio si è fatto esigente in tema di servitù femminile. Quando il nano Minnalò, suo fedele consigliere, gli conduce Lucia, il Conte figlio le si accosta perciò con consumata e indifferente esperienza, certo che la bella siracusana non gli opporrà alcuna resistenza. La ragazza, però, gli sferra un morso da furetto. Un morso veloce, stizzito, che lo fa sanguinare e ridere stupefatto. Un gesto di inaspettata ribellione che segnerà per sempre la vita di Lucia, rendendola, suo malgrado, un’inconsapevole eroina durante la rivoluzione siciliana del 1848, il primo moto di quell’ondata di insurrezioni popolari che sconvolse l’Europa in quel fatidico anno. Cosa ne penso io: Un romanzo storico con protagonista una donna siciliana.Un romanzo affascinante.Lucia Di Salvo è affetta da epilessia e per questo giudicata "pazza". Nonostante ciò viene mandata a servizio da Siracusa a Palermo dai conti Ramacca in cui figlio è un noto sciupafemmine.Lucia si difende dando un morso al conte figlio che quindi si incaponisce ad averla.Ma Lucia è una donna forte al di là del suo"male". Diventerà un'eroina e avrà una grande parte nei moti rivoluzionari del 1848. Un libro che affascina per la potenza con la quale l'autrice fa risaltare la figura di Lucia Di Salvo donna realmente esistita ma che nel libro ha la grandezza di una protagonista da romanzo. Commovente il suo amore per Maurizio, uno dei protagonisti dei moti del 1848 e tragica la fine. Questo un libro che appassionerà molti lettori e che consiglio senz'altro di leggere!

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