In Io, Bard e la scuola vengono testate le capacità di analisi e di contestualizzazione sociale dell’IA nel variegato mondo dell'insegnamento e dell'apprendimento. Attraverso un dialogo virtuale (ma reale) con un modello linguistico artificiale (BARD prima e GEMINI poi) sono evidenziate una serie di considerazioni attuali sulla scuola che possono essere ritrovate in letteratura. Si esamina anche il possibile impatto che l’IA potrebbe avere nell'ambito scolastico (e il condizionale è d’obbligo) trasformandolo in un contesto di apprendimento critico, costruttivo e legato a quella realtà che ormai viene alimentata anche da altre fonti più informali. Così “quattro chiacchiere sulla scuola che vorrei”, come recita il sottotitolo, diventano un'occasione per riflettere sul ruolo che può oggi giocare la tecnologia a scuola se usata però in maniera critica e funzionale.