Il profumo delle foglie di limone
  • 9788811686620
  • Garzanti
  • 2011

Il profumo delle foglie di limone

di Clara Sanchez

Spagna, Costa Blanca. il sole è ancora molto caldo nonostante sia già settembre inoltrato. Per le strade non c'è nessuno, e l'aria è pervasa da un intenso profumo di limoni che arriva fino al mare. È qui che Sandra, trentenne in crisi, ha cercato rifugio: non ha un lavoro, è in rotta con i genitori, è incinta di un uomo che non è sicura di amare. È confusa e si sente sola, ed è alla disperata ricerca di una bussola per la sua vita. Fino al giorno in cui non incontra occhi comprensivi e gentili: si tratta di Fredrik e Karin Christensen, una coppia di amabili vecchietti. Sono come i nonni che non ha mai avuto. Momento dopo momento, le regalano una tenera amicizia, le presentano persone affascinanti, come Alberto, e la accolgo nella grande villa circondata da splendidi fiori. Un paradiso. Ma in realtà si tratta dell'inferno. Perché Fredrik e Karin sono criminali nazisti. Si sono distinti per la loro ferocia e ora, dietro il loro sguardo pacifico, covano il sogno di ricominciare. Lo sa bene Julian, scampato al campo di concentramento di Mauthausen, che da giorni segue i loro movimenti passo dopo passo. Sa bene che le loro mani sottili e rugose si sono macchiate del sangue degli innocenti. Ma ora, forse, può smascherarli e Sandra è l'unica in grado di aiutarlo. Non è facile convincerla della verità. Eppure, dopo un primo momento di incredulità, la donna comincia a guardarli con occhi diversi. A leggere dietro i loro silenzi, i sorrisi, le parole dette non dette, i regali. Adesso Sandra l'ha capito: lei e il suo piccolo rischiano molto. Ma non importa. Perché tutti devono sapere. Perché è impossibile restituire la vita alle vittime. Ma almeno fare in modo che tutto ciò che è successo non cada nell'oblio. E che il male non rimanga impunito.


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Commenti (9)

01/05/2011 - sofia
utente
Il profumo delle foglie di limone è diventato in Spagna un vero e proprio caso letterario.È uscito in modo silenzioso riuscendo però ad entrare nel cuore di ogni lettore e diventando grazie al passaparola uno dei libri più venduti. In seguito si è aggiudicato la vittoria del prestigioso premio Nadal. Lo que esconde tu nombre, quello che il tuo nome nasconde: il titolo originale del libro di Clara Sánchez suona oscuramente minaccioso, a differenza di quello in italiano, “Il profumo delle foglie di limone”. Molto più adeguato alla trama del libro: la caccia a due criminali nazisti che si nascondono dietro l’innocuo aspetto di anziani turisti che si scaldano le ossa al sole delle spiagge spagnole.La normalità che nasconde l'orrore dei campi nazisti.Ci sono due voci narranti nel romanzo, le voci di due personaggi lontani l’uno dall’altro per età, sesso, esperienze di vita. Julián è un uomo anziano scampato ai campi di concentramento nazisti, dove era stato internato come prigioniero politico. Ora vive a Buenos Aires. Arriva nel paesino spagnolo perché ha ricevuto una lettera dall’amico Salva, suo compagno a Mauthausen, adesso in una casa di riposo sulla costa spagnola. Dentro la lettera c’era un ritaglio di giornale con una foto di due membri della comunità norvegese in Costa Blanca. L’uomo e la donna della foto sono invecchiati rispetto a come li ricorda Julián, ma perfettamente riconoscibili: sono Fredrik e Karin Christensen che continuano a riapparire negli incubi di Julián e di Salva.Sandra è poco più che trentenne, un anellino al naso, ciocche rosse nei capelli. È incinta, ma non è certa di voler sposare il padre del bambino. È venuta a stare per un po’ di tempo nel villino estivo della sorella. Un giorno accusa un malore sulla spiaggia, e viene soccorsa da Fredrik e Karin.......si svolge allora la storia che ti tiene incatenata fino a non finire il libro. Tanti i commenti positivi, ma anche meno ma io questo libro l'ho proprio gustato e così penso di voi. Leggetelo!

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03/01/2012 - mariel sandrolini
utente
Un libro avvincente, scorrevole, ma che delusione la finale. Mi aspettavo qualcosa di più frizzante.

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25/01/2012 - albireo52
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Può anche essere stato definito un caso letterario, ma mi ha deluso profondamente. Storia piuttosto inverosimile. Ad un certo punto la sua ripetitività diventa insopportabile. In quali anni si svolge la vicenda? Il finale mi lascia molto perplesso.Il titolo poi è quanto di meno azzeccato ci potesse essere; lascerebbe pensare ad una sdolcinata storia d'amore e non alla caccia a vecchi nazisti. Voto 5

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03/02/2012 - Gino
utente
Spagna, Costa Bianca. Il sole è ancora caldo nonostante sia già settembre inoltrato. L'aria è pervasa dal profumo di limoni che arriva fino al mare. È qui che Sandra, trentenne in crisi, ha cercato rifugio: non ha un lavoro, è in rotta con i genitori, è incinta di un uomo che non è sicura di amare. Si sente sola, ed è alla disperata ricerca di una bussola per la sua vita. Fino al giorno in cui non incontra occhi comprensivi e gentili: si tratta di Fredrik e Karin Christensen, una coppia di amabili vecchietti. Sono come i nonni che non ha mai avuto. Momento dopo momento, le regalano una tenera amicizia, le presentano persone affascinanti, come Alberto, e la accolgono nella grande villa circondata da splendidi fiori. Un paradiso. Ma in realtà si tratta dell'inferno. Perché Fredrik e Karin sono criminali nazisti. Si sono distinti per la loro ferocia e ora covano il sogno di ricominciare. Lo sa bene Juliàn, scampato al campo di concentramento di Mauthausen, che da giorni segue i loro movimenti. Sa bene che le loro mani rugose si sono macchiate del sangue degli innocenti. Ma ora, forse, può smascherarli e Sandra è l'unica in grado di aiutarlo. Non è facile convincerla della verità. Eppure, dopo un primo momento di incredulità, la donna comincia a guardarli con occhi diversi e a leggere dietro quella fragile apparenza. Adesso Sandra l'ha capito: lei e il suo bambino rischiano molto. Ma non importa. Perché tutti devono sapere. Perché è impossibile restituire la vita alle vittime, ma si può almeno fare in modo che tutto ciò che è successo non cada nell'oblio. E che il male non rimanga impunito.Mah... Che dire, un libro scritto con un linguaggio elementare, troppo elementare. Ti aspetti una trama con un finale sensazionale ma durante la lettura non succede mai niente. Non appena pensi che arrivi il colpo di scena resti deluso nello scoprire che in realtà è solo un susseguirsi di azioni quotidiane senza mordente. Grande aspettativa con delusione finale. Un tema così importante e su cui si può costruire molto è stato trattato come una storiella di un vecchietto che non sa come passare le giornate.

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23/09/2012 - gzarzana
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Si è fatto un gran parlare di questo libro, ma sapevo già che non era il mio genere.L'ho letto comunque e ho trovato la scrittura un pò descrittiva , il ritmo lentissimo; a tratti avrei voluto abbandonarne la lettura perchè mi annoiava, ma la curiosità di capire il finale mi ha trattenuta.....parla del nazismo ma lo fa in tono leggero e discorsivo.Purtroppo però non è riuscito a coinvolgermi davvero.

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01/11/2012 - Francesco Platini
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Fatta la solita dovuta premessa sui traduttori che mettono mano ai titoli - l'originale, suona letteralmente così:

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29/12/2012 - Matik2003
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"Il male non sa cosa sia il male finché qualcuno non gli strappa la maschera del bene." Una storia che ci fa conoscere che spesso ci possiamo ingannare, il male si può nascondere in ogni parte dove meno ce lo aspettiamo. Scopriremo quanto il male, in questo caso quello subito nei campi di concentramento, sia tremendo per chi l'ha vissuto sulla propria pelle, niente poi sarà più come prima. Conosceremo le due facce della medaglia chi ha causato il male e chi lo ha subito ed al centro la figura di una ragazza Sandra che affronta la sua vita nell'insicurezza dei ragazzi di oggi e che grazie alla storia nella quale verrà coinvolta imparerà molto, maturerà e diventerà più forte!Un bellissimo libro che mi ha commosso, semplice ed allo stesso tempo molto profondo per i temi che tratta!

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06/07/2014 - Rosa Mazzarrino
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La trama e le recensioni positive mi aveva molto attirata, ma alla fine ho avuto l'impressione che sia stato sopravalutato: l'idea di partenza dei nazisti che si rifanno un'altra vita con altri nomi era buona e terribilmente realistica, andando avanti l'ho trovato, però, lento e mediocre. C'è sicuramente molto di meglio sull'argomento.

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14/07/2014 - simona72
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ben scritto, romanzo avvincente, misterioso, che affronta con un punto di vista diverso l'argomento legato al nazismo.. originale, da leggere

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