Il tatuatore di Auschwitz
  • 9788811675976
  • Garzanti Libri
  • 2018

Il tatuatore di Auschwitz

di Heather Morris

Non esiste luogo in cui l’amore non possa vincere. Un libro che scuote le coscienze. «Un romanzo già venduto in tutta Europa.» The Bookseller Il cielo di un grigio sconosciuto incombe sulla fila di donne. Da quel momento non saranno più donne, saranno solo una sequenza inanimata di numeri tatuati sul braccio. Ad Auschwitz, è Lale a essere incaricato di quell’orrendo compito: proprio lui, un ebreo come loro. Giorno dopo giorno Lale lavora a testa bassa per non vedere un dolore così simile al suo finché una volta alza lo sguardo, per un solo istante: è allora che incrocia due occhi che in quel mondo senza colori nascondono un intero arcobaleno. Il suo nome è Gita. Un nome che Lale non potrà più dimenticare. Perché Gita diventa la sua luce in quel buio infinito: racconta poco di lei, come se non essendoci un futuro non avesse senso nemmeno un passato, ma sono le emozioni a parlare per loro. Sono i piccoli momenti rubati a quella assurda quotidianità ad avvicinarli. Dove sono rinchiusi non c’è posto per l’amore. Dove si combatte per un pezzo di pane e per salvare la propria vita, l’amore è un sogno ormai dimenticato. Ma non per Lale e Gita, che sono pronti a tutto per nascondere e proteggere quello che hanno. E quando il destino tenta di separarli, le parole che hanno solo potuto sussurrare restano strozzate in gola. Parole che sognano un domani insieme che a loro sembra precluso. Dovranno lottare per poterle pronunciare di nuovo. Dovranno conservare la speranza per urlarle finalmente in un abbraccio. Senza più morte e dolore intorno. Solo due giovani e la loro voglia di stare insieme. Solo due giovani più forti della malvagità del mondo. Il tatuatore di Auschwitz è il libro del 2018 e nessun editore ha potuto lasciarsi scappare una storia così intensa da far vibrare le corde più profonde dell’animo. Una storia che presto diventerà un film. Il dolore che Lale e Gita hanno conosciuto e l’amore grazie al quale lo hanno sconfitto sono un insegnamento profondo: perché restano ancora molte verità da scoprire sull’Olocausto e non bisogna mai smettere di ricordare. Un romanzo sul potere della sofferenza e sulle luci della speranza. Su una promessa di futuro quando intorno tutto è buio.https://www.ibs.it/tatuatore-di-auschwitz-libro-heather-morris/e/9788811675976


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Commenti (1)

30/01/2019 - sofia
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chiè? Heather Morris, nata in Nuova Zelanda, vive e lavora a Melbourne in Australia. Autrice di sceneggiature, ha deciso di volgersi alla narrativa per raccontare la commuovente storia di Lale Sokolov. Il tatuatore di Auschwitz (Garzanti 2018) è il suo romanzo d'esordio. il libro di che parla? Non esiste luogo in cui l’amore non possa vincere. Un libro che scuote le coscienze. «Un romanzo già venduto in tutta Europa.» The Bookseller Il cielo di un grigio sconosciuto incombe sulla fila di donne. Da quel momento non saranno più donne, saranno solo una sequenza inanimata di numeri tatuati sul braccio. Ad Auschwitz, è Lale a essere incaricato di quell’orrendo compito: proprio lui, un ebreo come loro. Giorno dopo giorno Lale lavora a testa bassa per non vedere un dolore così simile al suo finché una volta alza lo sguardo, per un solo istante: è allora che incrocia due occhi che in quel mondo senza colori nascondono un intero arcobaleno. Il suo nome è Gita. Un nome che Lale non potrà più dimenticare. Perché Gita diventa la sua luce in quel buio infinito: racconta poco di lei, come se non essendoci un futuro non avesse senso nemmeno un passato, ma sono le emozioni a parlare per loro. Sono i piccoli momenti rubati a quella assurda quotidianità ad avvicinarli. Dove sono rinchiusi non c’è posto per l’amore. Dove si combatte per un pezzo di pane e per salvare la propria vita, l’amore è un sogno ormai dimenticato. Ma non per Lale e Gita, che sono pronti a tutto per nascondere e proteggere quello che hanno. E quando il destino tenta di separarli, le parole che hanno solo potuto sussurrare restano strozzate in gola. Parole che sognano un domani insieme che a loro sembra precluso. Dovranno lottare per poterle pronunciare di nuovo. Dovranno conservare la speranza per urlarle finalmente in un abbraccio. Senza più morte e dolore intorno. Solo due giovani e la loro voglia di stare insieme. Solo due giovani più forti della malvagità del mondo. Il tatuatore di Auschwitz è il libro del 2018 e nessun editore ha potuto lasciarsi scappare una storia così intensa da far vibrare le corde più profonde dell’animo. Una storia che presto diventerà un film. Il dolore che Lale e Gita hanno conosciuto e l’amore grazie al quale lo hanno sconfitto sono un insegnamento profondo: perché restano ancora molte verità da scoprire sull’Olocausto e non bisogna mai smettere di ricordare. Un romanzo sul potere della sofferenza e sulle luci della speranza. Su una promessa di futuro quando intorno tutto è buio.https://www.ibs.it/tatuatore-di-auschwitz-libro-heather-morris/e/9788811675976o Perchè mi è piaciuto? Perchè nonostante sia un libro sulla Shoah racconta di un amore nato ad Auschwitz. Il racconto è una storia vera anche se romanzata dall'autrice, ma proprio per questo si legge bene a volte dimenticando l'orrore che i protagonisti stavano vivendo.Il libro è scorrevole tanto che l'ho letto Domenica appunto per ricordare IL giorno della Memoria. Lele e Zita si guardano ed è un colpo di fulmine. Lele è stato costretto a fare il tatuatore e cerca di stare sempre ad occhi bassi anche per non incorrere nelle ire degli SS, ma un giorno si trova a tatuare delle donne e una di esse è Zita.Lele farà di tutto per aiutarla anche rubando cibo e facendosi dare denaro e gioielli da chi smistava gli abiti di chi andava al forno crematorio per poter comperarlo da operai tedeschi che lavoravano nel campo. Rischia tantissimo,ma ha avuto fortuna e da vecchio ha potuto raccontare a Heather Morris il suo calvario. A chi nega l'Olocausto li invito a leggere qualche libro e si renderà conto di come ogni sopravvissuto narri gli stessi orrori e le stesse sofferenze. Chi è riuscito a sopravvivere ha coltivato la speranza o come Lele l'amore. Leggetelo!

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