Eleanor Oliphant sta benissimo
  • 9788811672364
  • garzanti
  • 2018

Eleanor Oliphant sta benissimo

di Gail Honeyman

Mi chiamo Eleanor Oliphant e sto bene, anzi: benissimo. Non bado agli altri. So che spesso mi fissano, sussurrano, girano la testa quando passo. Forse è perché dico sempre quello che penso. Ma io sorrido, perché sto bene così. Ho quasi trent'anni e da nove lavoro nello stesso ufficio. In pausa pranzo faccio le parole crociate, la mia passione. Poi torno a casa e mi prendo cura di Polly, la mia piantina: lei ha bisogno di me, e io non ho bisogno di nient'altro. Perché da sola sto bene. Solo il mercoledì mi inquieta, perché è il giorno in cui arriva la telefonata dalla prigione. Da mia madre. Dopo, quando chiudo la chiamata, mi accorgo di sfiorare la cicatrice che ho sul volto e ogni cosa mi sembra diversa. Ma non dura molto, perché io non lo permetto. E se me lo chiedete, infatti, io sto bene. Anzi, benissimo. O così credevo, fino a oggi. Perché oggi è successa una cosa nuova. Qualcuno mi ha rivolto un gesto gentile. Il primo della mia vita. E questo ha cambiato ogni cosa. D'improvviso, ho scoperto che il mondo segue delle regole che non conosco. Che gli altri non hanno le mie stesse paure, e non cercano a ogni istante di dimenticare il passato. Forse il «tutto» che credevo di avere è precisamente tutto ciò che mi manca. E forse è ora di imparare davvero a stare bene. Anzi: benissimo.


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Commenti (1)

30/12/2018 - sofia
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Notizie sull'autore:Gail Honeyman è nata e cresciuta in Scozia, e fin dai tempi della scuola la scrittura per lei è stata non solo un’attitudine ma un sogno. Un sogno che ha custodito e coltivato per anni. Un sogno che è diventato un progetto a cui ha dedicato tutto il suo tempo: dalle pause pranzo alle notti di ispirazione. Il progetto si è concretizzato nel libro Eleanor Oliphant sta benissimo (Garzanti 2018), divenuto subito un caso editoriale eccezionale, venduto in 35 paesi, con cui ha vinto National Book Awards nella categoria Specsavers Popular Fiction Book of the Year.https://www.ibs.it/libri/autori/Gail%20Honeyman Descrizione:Vincitore del National Book Award sezione Specsavers Popular Fiction Book of the Year. Un libro che a detta di tutta la stampa internazionale più autorevole rimarrà negli annali della letteratura. «Un fenomeno che ha dato vita a un nuovo genere letterario.» - The Guardian «Imperdibile. Uno degli esordi più riusciti dell'anno.» - New York Times «Commovente e saggio. Leggetelo.» - People «Indimenticabile e vero.» - Daily Mail Mi chiamo Eleanor Oliphant e sto bene, anzi: benissimo. Non bado agli altri. So che spesso mi fissano, sussurrano, girano la testa quando passo. Forse è perché io dico sempre quello che penso. Ma io sorrido, perché sto bene così. Ho quasi trent’anni e da nove lavoro nello stesso ufficio. In pausa pranzo faccio le parole crociate, la mia passione. Poi torno alla mia scrivania e mi prendo cura di Polly, la mia piantina: lei ha bisogno di me, e io non ho bisogno di nient’altro. Perché da sola sto bene. Solo il mercoledì mi inquieta, perché è il giorno in cui arriva la telefonata dalla prigione. Da mia madre. Dopo, quando chiudo la chiamata, mi accorgo di sfiorare la cicatrice che ho sul volto e ogni cosa mi sembra diversa. Ma non dura molto, perché io non lo permetto. E se me lo chiedete, infatti, io sto bene. Anzi, benissimo. O così credevo, fino a oggi. Perché oggi è successa una cosa nuova. Qualcuno mi ha rivolto un gesto gentile. Il primo della mia vita. E questo ha cambiato ogni cosa. D’improvviso, ho scoperto che il mondo segue delle regole che non conosco. Che gli altri non hanno le mie stesse paure, e non cercano a ogni istante di dimenticare il passato. Forse il «tutto» che credevo di avere è precisamente tutto ciò che mi manca. E forse è ora di imparare davvero a stare bene. Anzi: benissimo. Gail Honeyman ha scritto un capolavoro. Un libro che a detta di tutta la stampa internazionale più autorevole rimarrà negli annali della letteratura. Un romanzo che per i librai è unico e raro come solo le grandi opere possono essere. I numeri parlano da soli: venduto in 35 paesi, per mesi in vetta alle classifiche, adorato sui social dalle star del cinema più impegnate, vincitore del Costa First Novel award, presto diventerà un film. Una protagonista in cui tutti possono riconoscersi. Perché spesso ci si rifugia nella propria realtà per non vivere quello che c’è veramente fuori. In quel riparo si crede di stare benissimo, ma basta una folata di aria fresca per capire che troppo è quello che si sta perdendo. Cosa ne penso io: Il pregio di questo libro è la descrizione dello stato d'animo della protagonista che nega l'evidenza che la sua esperienza traumatica abbia lasciato un segno. Dalle telefonate con la madre si capisce che è turbata da cosa lo sapremo solo alla fine. Per fortuna l'incontro con Raymond le cambierà la vita e anche il modo di affrontarla. In sostanza la problematica, oltre al trauma che ha affrontato da piccola, per Eleanor è la solitudine che lei si è autoimposta e molti di noi possono capirla anche se magari la solitudine è stata di breve periodo.E' il libro di esordio di Gail Honeyman e ciò fa ben sperare in altri futuri capolavori.Consiglio!

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