Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte
  • 9788806176594
  • Einaudi
  • 2005

Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte

di Mark Haddon

Christofher è un quindicenne colpito dal morbo di Asperger, una forma di autismo. Ha una mente straordinariamente allenata alla matematica, ma assolutamente non avezza ai rapporti umani: odia il giallo, il marrone e l'essere sfiorato. Non è mai andato più in là del negozio dietro l'angolo, ma quando scopre il cane della vicina trafitto da un forcone capisce di trovarsi di fronte a uno di quei misteri che il suo eroe, Sherlock Holmes, era così bravo a risolvere. Comincia così ad indagare...


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Commenti (8)

03/02/2012 - Gino
03/02/2012 - Gino
utente
Terminato "lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte" di mark haddon.. ebbene può sembrare un libro un po' mediocre per la forma in cui è stato scritto e la storia narrata.Questo libro viene narrato in prima persona da un ragazzo autistico bravissimo nella logica e con grave difficoltà a relazionarsi con la gente, infatti odia essere toccato. la storia comincia con l'uccisione di questo cane, e attraverso molti colpi di scena si scopre "l'assassino", cioè una persona totalmente al di fuori dei sospetti. ma questo ragazzo non si trova più a dover affrontare un giallo, ma se ne ritrova due, ovvero: il giallo riguardante il cane, e sua madre. sua padre, per motivi dolorosi, ha detto a suo figlio christopher che era morta, ma inevitabilmente il ragazzo trova delle lettere della madre, e con mille difficoltà decide di fuggire a londra per andarla a trovare.

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27/05/2012 - debnik
utente
E' veramente una bella lettura ed un ottimo libro. Il lettore è accompagnato piano piano dentro la vita di Christopher da Christopher stesso, ragazzo di 15 anni con una forma di autismo (Sindrome di Asperger). L'uccisione del cane è solo un pretesto, è l'inizio del libro che il ragazzo vuole scrivere. Investigando sui motivi, scopre alcune verità sulla propria vita e le affronta in modo matematico, con la forza della ragione e del suo modo di ragionare. Ci racconta del suo odio per il giallo e il marrone e del suo amore per il rosso (tipico della malattia) tentando anche di descrivere la ragione. Un romanzo molto dolce, che entra piano piano e tocca varie tematiche relative all'autismo e alla famiglia di ragazzi malati. Ma il tutto è visto con gli occhi del protagonista quindi, solo accennati e senza emozioni, caratteristica anche questa della malattia. Un libro che fa riflettere sulle potenzialità delle persone, malati o sani che siano, quando si sentono minacciati e la capacità di chiunque nel ritrovare risorse interiori per mettersi in salvo ricercando un pezzettino di felicità e serenità insieme alla persona dalla quale ci si sente amati. Poco importa se si vive in totale isolamento sentimentale e se si odia farsi toccare l'importante che dall'altra parte ci sia qualcuno con la mano aperta e le dita a ventaglio pronte a sfiorare le dita di Christopher a segnalare un "ti voglio bene" che deve essere totale e onesto. La capacità dell'autore di entrare nella testa di un autistico è descritta in questo libro in modo eccellente.

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17/07/2012 - fra_paga
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La semplicità abbraccia questo libro in ogni sua parte: stile, trama, morale. Non per questo il libro scade nella mediocrità. Tutt'altro. Non sono necessari troppi arzigogoli per raggiungere il cuore o, più semplicemente, per ottenere un buon risultato. Marc Haddon in quest'opera coglie nel segno. Libro leggero, ma non troppo, semplice ma riflessivo e animato da una propria essenza. voto 6.5

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21/07/2013 - debnik
utente
E' veramente una bella lettura ed un ottimo libro. Il lettore è accompagnato piano piano dentro la vita di Christopher da Christopher stesso, ragazzo di 15 anni con una forma di autismo (Sindrome di Asperger). L'uccisione del cane è solo un pretesto, è l'inizio del libro che il ragazzo vuole scrivere. Investigando sui motivi, scopre alcune verità sulla propria vita e le affronta in modo matematico, con la forza della ragione e del suo modo di ragionare. Ci racconta del suo odio per il giallo e il marrone e del suo amore per il rosso (tipico della malattia) tentando anche di descrivere la ragione. Un romanzo molto dolce, che entra piano piano e tocca varie tematiche relative all'autismo e alla famiglia di ragazzi malati. Ma il tutto è visto con gli occhi del protagonista quindi, solo accennati e senza emozioni, caratteristica anche questa della malattia. Un libro che fa riflettere sulle potenzialità delle persone, malati o sani che siano, quando si sentono minacciati e la capacità di chiunque nel ritrovare risorse interiori per mettersi in salvo ricercando un pezzettino di felicità e serenità insieme alla persona dalla quale ci si sente amati. Poco importa se si vive in totale isolamento sentimentale e se si odia farsi toccare l'importante che dall'altra parte ci sia qualcuno con la mano aperta e le dita a ventaglio pronte a sfiorare le dita di Christopher a segnalare un "ti voglio bene" che deve essere totale e onesto. La capacità dell'autore di entrare nella testa di un autistico è descritta in questo libro in modo eccellente.

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20/01/2014 - Matik2003
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"Il mondo è pieno di cose ovvie che nessuno si cura mai di osservare." Questo è un libro che affronta un tema particolare, quello dei bambini affetti dalla sindrome di Asperger (un ramo dell'autismo). Mi ha colpito profondamante perchè la storia ci viene raccontata in prima persona da Christopher, veniamo catapultati dentro la sua mente, viviamo le situazioni secondo il suo punto di vista, affrontiamo i suoi dolori, le sue gioie, le sue difficoltà, le sue paure, che sono molto lontane rispetto alle nostre, stati che noi affrontiamo con completa leggerezza, semplicità e facilità per il bambino risultano difficili, ardue, complicate come scalare una montagna senza scarponi, fune e piccone. All'interno del libro ci sono anche anche altri temi trattati: il rapporto tra padri/madri e figli, l'importanza di dire sempre la verità, l'amore che lega bimbi in difficoltà agli animali che donano il loro amore incondizionatamente e la fondamentale opera che svolgono l'insegnanti di sostegno che aiutano questi bambini ad affrontare il mondo che li circonda. Un libro complesso per il tema che tratta, non sempre scritto in maniera impeccabile, che mi ha fatto capire quanto sia difficile il mondo per questi bambini per i quali risulta difficile andare alla stazione e prendere un treno e che allo stesso tempo ti risolvono problemi matematici di grande complessità. "Il signor Jeavos disse che mi piaceva la matematica perchè mi faceva sentire al sicuro. Disse che mi piaceva perchè la matematica serve a risolvere i problemi, poi aggiunse che questi problemi erano difficili e interessanti, ma alla fine c'era sempre una risposta chiara e diretta per tutto. Ciò che intendeva era che la matematica non è sempre la vita perchè nella vita non esistono risposte chiare e dirette."

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14/07/2014 - simona72
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tutta la storia scritta dal punto di vista di un bambino autistico.. emozionante, dal ritmo incalzante... Mark Heddon è geniale

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13/01/2017 - Tesesempreastroz
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il finale mi ha deluso parecchio, mentre la prima parte mi è piaciuta molto. christopher per quanto un po' capriccioso è davvero un personaggio interessante per niente dolce nè stucchevole, molto vivo e reale. anche i personaggi che gli ruotano attorno lo sono, con i loro difetti e le loro intemperanze. il cane del titolo c'entra poco e niente,non è un giallo, e non è nemmeno un libro per ragazzini come credevo. spero di ritrovare christopher, magari da adulto e di vedere ancora il mondo attraverso i suoi occhi

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