Diario di Anna Frank
  • 9788806141271
  • Einaudi
  • 1997

Diario di Anna Frank

di Anna Frank

Il "Diario" di Anna Frank viene tradotto negli Stati Uniti nel 1952, dove è accompagnato da una prefazione di Eleanor Roosevelt, vedova del presidente scomparso nel 1947. Le entusiastiche accoglienze critiche spingono un uomo di teatro, Meyer Levin, a proporre a Otto Frank un adattamento teatrale. Il padre di Anna finisce per accettare proprio a seguito delle insistenze di Eleanor, che lo convince dell'opportunità di far conoscere il testo anche attraverso il teatro e il cinema. Occorreranno tuttavia altri tre anni prima che il "Diario" venga affidato alla penna di due drammaturghi, Albert Hackett e Frances Goodrich. Un adattamento teatrale rappresentato ininterrotamente da quarant'anni sui palcoscenici di tutto il mondo.Fonte http://www.abebooks.it/9788806141271/diario-Anna-Frank-Riduzione-teatrale-8806141279/plp


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Commenti (7)

09/05/2011 - palmaleona
utente
E' nota al mondo la triste storia di Anna Frank,giovane ebrea che vive nascosta in casa fino a quando non viene catturata dai nazisti.La tenerezza dei sentimenti e delle pulsioni di una ragazzina riescono a volte a far pensare al lettore che la storia che stia leggendo sia diversa dalla tragedia che in realtà è...Personalmente ho letto questo libro col fiato sospeso nei momenti in cui dominava la paura della protagonista di essere scoperta.L'orrore che il nazismo scatenò in tutta Europa non trova ancora oggi una spiegazione razionale,in tanti hanno provato ad appigliarsi a questa o quella motivazione ma la dura realtà è che in quel contesto storico si vennero a concentrare le persone,le idee,le azioni e le peggiori nefandezze che il genere umano abbia mai visto e conosciuto.Questo libro va letto,sopratutto da quelle persone (ingeneroso definirle tali) che ancora oggi negano che l'Olocausto sia mai esistito.

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17/05/2011 - sofia
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Dopo aver letto Gli ultimi sette mesi di Anna Frank Ho provato il desiderio di rileggere Il diario di Anna Frank, un libro che tutti dovremo leggere e rileggere nella nostra vita. E' un toccante testimonianza dell'Olocausto. " Spero che ti potrò confidare tutto,come non ho mai potuto fare con nessuno,e spero che sarai per me un gran sostegno." Anna Frank, 12 giugno 1942.Così inizia il diario di Anna Frank il 12 giugno 1942. È il giorno del suo tredicesimo compleanno e il diario è un regalo, che lei chiama Kitty, perché non ha una vera amica e ha l’esigenza di confidare i suoi pensieri a qualcuno che l’ascolti. La famiglia, ebrea, è costretta ad emigrare dalla Germania fino in Olanda, ad Amsterdam, per sfuggire alle persecuzioni scatenate dalle leggi razziali di Hitler. Saranno scoperti e tradotti nei campi di sterminio. Anna Frank morirà a Bergen Belsen nel febbraio 1945 lei e la sorella Margot si ammalarono di tifo.Furono entrambe sepolte in una fossa comune. Tre settimane dopo le truppe inglesi liberarono Bergen Belsen.Un libro bello e triste bello perché ci fa capire veramente il senso della vita, affrontato da una ragazza di soli 13/16 anni. Triste perché tutti i desideri, tutte le idee che appartenevano ad Anna, sono state distrutte, buttate all'aria, per il semplice fatto che lei, ragazza innocente, era di origini ebree.Da leggere e rileggere!

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29/08/2011 - val51
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Il "Diario" della ragazzina ebrea che a tredici anni racconta gli orrori del Nazismo. Il suo diario inizia nel giugno 1942 quando comincia la sua lunga clandestinita' insieme alla sua famiglia e agli altri clandestini che dividevano lo stesso nascondiglio. E' il diario di giornate passate a pelare patate, recitare poesie, leggere, scrivere, litigare, aspettare, temere il peggio. "Vedo noi otto nell'alloggio segreto come se fossimo un pezzetto di cielo azzurro circondati da nubi nere di pioggia", scrive Anne, una ragazzina di 13 anni che ha dovuto soffrire cosi tanto. Nel libro colpisce nonostante l'immensa paura, la sua gioia di vivere, così solare, brillante, acuta, di una spontaneità commovente. Rileggendo più volte le pagine del Diario di Anne Frank, ho provato sensazioni indescrivibili, come fosse la prima volta che leggo le "chiacchiere di una tredicenne" come a lei piace definirle. Lo consiglio a tutti .

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21/11/2012 - Elena Novelli
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C'è poco da dire, la storia di Anna la conoscono tutti. è il diario di una bambina ebrea che vive nascosta con la sua famiglia e alcuni dei suoi vicini per un periodo interminabile e in condizioni assai difficili durante la seconda guerra mondiale. La persecuzione e la vicenda delle esportazioni di Amsterdam vissute in prima persona e narrate con lucidità dalla piccola protagonista. I disagi della coabitazione forzata, le emozioni e il quotidiano di una ragazzina che aveva come unica colpa quella di essere ebrea.

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14/07/2014 - simona72
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mi sembra ancora incredibile che tutto questo sia accaduto ed abbia infranto così i sogni di una ragazza olandese... ho visitato il rifugio angusto ad Amsterdam dove è stato scritto il diario emi ha lasciato addosso un senso di tristezza e stranimento per giorni... da leggere assolutamente!

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09/02/2016 - Acrasia
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Forse avrei dovuto leggerlo durante l'adolescenza per provare più empatia nei confronti di Anna perché, seppur tragica la vicenda, non mi è sembrato di aver colto sempre tutta la tensione emotiva che la caratterizza: la ragazzina si rende ben conto del pericolo che stanno correndo, ma è più preoccupata dei suoi sentimenti e delle sue emozioni, che a suo parere non sono compresi e rispettati dagli adulti, piuttosto che di quanto stia accadendo là fuori, anche se ne è ben conscia. Ci sono stati comunque parecchi passaggi che ho apprezzato molto nei quali le sue riflessioni sono cariche di commozione. Credo che oltre alla paura di essere trovati, un aspetto altrettanto complicato da gestire sia stata la convivenza forzata in uno spazio ristretto, situazione veramente difficile da sopportare.

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12/01/2017 - - Vale -
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Detesto i diari, l'ho letto per farmi un quadro sul dolore di questa adolescente in periodo fra i più oscuri del secolo scorso.

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