Sete
  • 9788804611110
  • Mondadori
  • 2011

Sete

di Alberto Riva

Un giovane scienziato di talento e una caparbia attivista di un'organizzazione umanitaria affronteranno insieme un'indagine pericolosa sul più grande giro d'affari dei nostri tempi dove la posta in gioco è forse la cosa più preziosa che ci rimane: l'acqua


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Commenti (1)

28/05/2012 - sofia
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Sete è il romanzo d'esordio di Alberto Riva, giornalista nato a Milano e residente in Brasile. E' stato definito un thriller e del thriller ha l'intreccio con suspance e indagini, però da molti è stato definito un libro inchiesta perchè parla di un argomento così attuale e controverso come il bene più prezioso per noi e cioè l'acqua.Il Brasile fa da sfondo alla lotta per avere il predominio su quella che è la risorsa principale del pianeta. Senza acqua nessuna forma di vita potrebbe esistere immaginate cosa potrebbe accadere se questa fosse nelle mani di pochi artefici della "sete" di molti.Sembra un'ipotesi fantascientifica, ma come dice l'autore" nel mondo del romanzo, a volte il confine è sottile. In altre parole, come ebbe modo di scrivere Jean Claude Izzo-niente di ciò che avete letto è esistito, fatta eccezione per ciò che è vero-" In sintesi la storia: Sarah Clarice ,giovane attivista di una Ong e il famoso chimico Matheus Braga da lei chiamato a indagare sulla composizione chimica dell'acqua del São Francisco, un fiume che semina morte e deformità tra gli abitanti delle terre che bagna e che inspiegabilmente risulta pulito. Così pulito che le sue acque hanno una composizione chimica diversa dalla normale acqua da bere.Parte da questo mistero l’avventura di Sarah e Matheus e il mistero s'infittisce con la morte del fratello di Matheus orrendamente torturato. E presto entrano in scena quelli che possiamo chiamare i poteri forti del Brasile di oggi, cioè le poche famiglie che detengono la quasi totalità della ricchezza del Paese, a cominciare dalle risorse principali e cioè la terra e l’acqua, e che ne determinano l’economia dai grattacieli di São Paolo, in combutta o in lotta con le grandi multinazionali che dominano il mondo.Una di questa famiglie, quella dei Johannsen, è proprietaria delle terre in cui scorre il fiume dalle acque velenose. E qualcuno vuole comprarle, quelle terre, a qualunque prezzo e con ogni mezzo. Il compratore è una delle mille società controllate dal Drago, un uomo dal passato misterioso che ha costruito le sue immense fortune sull’acqua: la compra, la imbottiglia, la vende, la depura. E ora vuole possedere quella del São Francisco. Perché?Lo saprete leggendo questo poderoso romanzo che lascia l'amaro in bocca consapevoli che effettivamente tutto quello che l'autore ci racconta potrebbe realmente accadere. Il vero protagonista è l'acqua come ci dirà un personaggio del libro"“oggi già si guadagna moltissimo con l’acqua senza esserne proprietari, bensì concessionari (…) Sai quanto paga in Europa la Nestlé per la concessione di un’acqua che poi vende al supermercato con un’etichetta e una bottiglia fichissime? Trecento euro all’anno! La concessione! Con trecento bottiglie ti sei già ripagato le spese”......meditate gente meditate!....Consiglio la lettura!

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