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Romanzo che si assapora piano piano... non coinvolge da subito ma lascia il lettore a macerare nella propria salamoia fino a raggiungere una matura consapevolezza di ciò che sta leggendo, almeno così è capitato a me.
Ora che sono arrivata alla fine e il cerchio si è chiuso mi accorgo di essermi affezionata a Saleem, mentre durante la lettura ero combattuta su come considerare questo figlio della mezzanotte, il cui destino va di pari passo col destino dell'India.
Consiglio di non lasciarsi intimorire dalla lentezza a volte pesante del racconto, ma di perseverare nella scoperta di questo mondo magico che è l'India, coi suoi colori e i suoi sapori.