Il mulino sulla Floss
  • 9788804375692
  • Mondadori (Oscar)
  • 1993

Il mulino sulla Floss

di George Eliot

Cresciuti insieme e legati da un tenace affetto i due figli del mugnaio Tulliver vedono le loro strade dividersi drammaticamente quando l'impetuosa Maggie scopre che la società, e il suo stesso fratello, non le lasciano spazio per vivere e amare. Uno dei più vigorosi e sferzanti romanzi dell'epoca vittoriana, caratterizzato da una coraggiosa presa di posizione femminista di chiara matrice autobiografica. Fonte http://www.ibs.it/code/9788804375692/eliot-george/mulino-sulla-floss.html


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Commenti (4)

21/02/2013 - sofia
utente
Il mulino sulla Floss è il famoso romanzo di George Elliot, pseudonimo maschile di Mary Ann Evans, libera pensatrice e grande scrittrice inglese dell’età vittoriana. E' stato definito il capolavoro di questa autrice eppure non si sente spesso nominare. a torto direi, come un grande classico. La protagonista indiscussa del romanzo è Maggie Tulliver che seguiremo fin dall'infanzia. Maggie è una bambina vivace appassionata di libri e desiderosa di essere ammirata per la sua intelligenza. Ha un rapporto affettivo-dipendente per il fratello Tom che non è altrettanto desideroso di leggere e di imparare.Il padre possiede un Mulino sul fiume Floss che attraversa la città di St. Ogg’s e parlando dell'intelligenza della sua piccola dirà “una donna non ci guadagna nulla a esser tanto intelligente” e aggiunge amaramente “ho paura che non ne verranno che guai”; queste parole sono presaghe delle future sventure che capiteranno a Maggie per la sua stessa straordinarietà.Nonostante il profondo affetto che lega i due fratelli Maggie e Tom sono destinati all’incomprensione reciproca e alla rottura, a causa della loro grande differenza di carattere, rispettivamente sensibile e sognatrice quello della prima, concreto e prosaico quello del secondo.Maggie nonostante sia una sognatrice aspira ad una maggiore autonomia, cosa purtroppo preclusa alla sua epoca.Quando il padre ha un tracollo finanziario si troverà sola e impotente. Virginia Woolf affermerà “gli umori controllano Maggie e la rendono amabile finchè lei è bambina e può essere soddisfatta dalla fuga da casa all’accampamento degli zingari o dai chiodi che conficca nella sua bambola(…) ,ma da adulta Maggie chiede ciò che né gli zingari né le bambole né St. Ogg’s stesso sono in grado di darle”. Lo scenario emotivo dell’ eroina diviene se possibile più grandioso :” lei deve amare; lei deve disperarsi; lei deve affogare tenendo tra le braccia il fratello”.E' una grande figura tragica, ma è anche una donna che risalta per il suo desiderio di affermazione in questo quindi una grande eroina moderna.Il romanzo ha la freschezza dei grandi romanzi odierni ed è ben caratterizzato il mondo dell'800 con le caratteristiche manieristiche e bigotte proprie dell'epoca. Le donne non hanno sicuramente niente a che spartire con la nostra protagonista.Essa dirà all'amico Philip tragicamente innamorato di lei che le piacerebbe “costruirsi un mondo al di fuori dell’amore, come fanno gli uomini”. Neanche il suo tentativo di soffocare i suoi sentimenti di libertà dedicandosi all'ascetismo di Tommaso da Kempis la salverà dai suoi istinti di libertà e la fuga con il giovane Stephen segnerà il suo destino.Tom che lei tanto ama la relegherà anche nell'affetto e Maggie dirà amaramente “tu hai sempre provato gioia a punirmi: sei sempre stato duro e crudele con me, anche quando ero solo una bambina piccola (…) mi facevi andare a letto in pianti senza il tuo perdono”.Il finale non può che essere tragico e mi ha molto commossa. Un libro che fa parte di un passato,un classico che però non deve essere ignorato e che consiglio a tutti di leggere!

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16/11/2013 - Gino
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George Eliot, pseudonimo di Mary Anne Evans , è stata una scrittrice britannica, una delle più importanti dell'epoca vittoriana. I suoi romanzi sono ambientati prevalentemente nella provincia inglese e sono famosi per il loro stile realista e la loro perspicacia psicologica. Mary Anne usa uno pseudonimo a partire dalla sua prima opera narrativa, "Scenes of Clerical Life"; a differenza di altre scrittrici a lei contemporanee o precedenti (per esempio, le sorelle Bronte), la Evans utilizza un pen-name non tanto per ragioni sociali, quanto per vezzo. Vera protagonista di tutto il romanzo è Maggie al quale ruotano attorno tutti gli altri personaggi: i genitori spregevoli, il fratello Tom che sarà anche l’amato, e a cui le si prostrerà devotamente, c’è Philip, l’amico sfortunato, Stephen, l’amante invasivo, e infine la deliziosa cugina Lucy. L’amore è a fondamento di tutto il libro, un amore torrenziale, che vince su tutto, che è maestro e direzione di destini, che scioglie da vincoli e dalle consuetudini del tempo, l’amore di Maggie per Tom. Maggie è una ragazza fuori dal comune, spontanea, vivace, sensibile, ma anche smossa dal caos, che la farà diventare una ragazza diversa, o meglio intraprendente per i dettami del tempo; perché amare il figlio del nemico del padre? E’ accettabile una cosa del genere, può mai essere appoggiata? Entrambi bambini per colpa del padre e del suo decadimento fisico dedico di involvere questa iniziale felicità, per il nulla. Mentre Tom sembra riprendersi da questo avvenimento, Maggie sembra un’anima senza una destinazione, sempre in eterna discussione, come se la vita per le non gli avesse riserbato niente di bello, neanche un uomo. Dopo svariati approcci amorosi, anche forzati, il libro si conclude con la tragedia, con la catarsi, con quella forza e speranza che oltre la morte forse il loro amore è possibile.

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12/01/2017 - Tesesempreastroz
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piacevole lettura, molto scorrevole, senza intoppi ne complicazioni. ci sono personaggi davvero antipatici, la protagonista stessa mi ha un po' delusa. a volte fanno delle scelte piuttosto assurde. mi aspettavo un romanzo più appassionante ed intenso, non ho trovato la protagonista femminile così sveglia come sembra a tutti... anzi piuttosto illogica.

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23/01/2017 - Acrasia
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Un bel classicone che contrappone la mentalità borghese gretta e ottusa all’indipendenza intellettuale di una bambina con un carattere forte e ribelle, che diventerà una donna che mai si conformerà alla vita borghese della famiglia e che darà scandalo in quell’ambiente tradizionalista e perbenista. Una tragedia familiare provocata dalla rovina economica del padre che perde la proprietà del mulino che dava sostentamento alla famiglia, a cui subentrerà il figlio Tom (limitato e ottuso, tipico borghese dell’epoca) che riuscirà a riscattarlo recuperando anche la dignità della famiglia. Molto intenso e anche molto bello.

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