Dedalus, romanzo-chiave per la comprensione dell’opera joyciana, è un esempio illuminante di quella registrazione dei conflitti tra sentimento e ragione che è tipica della prosa di Joyce. Lo scrittore, educato alla scuola dei gesuiti, era venuto in breve scoprendo orizzonti di cultura a lui più congeniali, e aveva lasciato l’Irlanda per vivere in Francia e in Italia. Come l’autore, il protagonista del romanzo, Stephen Dedalus, il giovinetto allievo nel collegio dei gesuiti, ci si presenta combattuto e in rivolta contro le istituzioni; come lui insorge contro l’ambiente che lo opprime e, a difesa della propria autonomia, sceglie “il silenzio, l’esilio e l’astuzia”. Dedalus può essere letto, quindi, come una metafora a sfondo autobiografico, e insieme come una sofferta e poetica avventura giovanile. Preludio alla successiva opera joyciana, il romanzo rappresenta anche per il lettore un’introduzione alla tematica e alle forme espressive proprie dell’Ulisse e del Finnegans Wake.