George Eliot, pseudonimo di Mary Anne Evans , è stata una scrittrice britannica, una delle più importanti dell'epoca vittoriana. I suoi romanzi sono ambientati prevalentemente nella provincia inglese e sono famosi per il loro stile realista e la loro perspicacia psicologica. Mary Anne usa uno pseudonimo a partire dalla sua prima opera narrativa, "Scenes of Clerical Life"; a differenza di altre scrittrici a lei contemporanee o precedenti (per esempio, le sorelle Bronte), la Evans utilizza un pen-name non tanto per ragioni sociali, quanto per vezzo. Vera protagonista di tutto il romanzo è Maggie al quale ruotano attorno tutti gli altri personaggi: i genitori spregevoli, il fratello Tom che sarà anche l’amato, e a cui le si prostrerà devotamente, c’è Philip, l’amico sfortunato, Stephen, l’amante invasivo, e infine la deliziosa cugina Lucy. L’amore è a fondamento di tutto il libro, un amore torrenziale, che vince su tutto, che è maestro e direzione di destini, che scioglie da vincoli e dalle consuetudini del tempo, l’amore di Maggie per Tom. Maggie è una ragazza fuori dal comune, spontanea, vivace, sensibile, ma anche smossa dal caos, che la farà diventare una ragazza diversa, o meglio intraprendente per i dettami del tempo; perché amare il figlio del nemico del padre? E’ accettabile una cosa del genere, può mai essere appoggiata? Entrambi bambini per colpa del padre e del suo decadimento fisico dedico di involvere questa iniziale felicità, per il nulla. Mentre Tom sembra riprendersi da questo avvenimento, Maggie sembra un’anima senza una destinazione, sempre in eterna discussione, come se la vita per le non gli avesse riserbato niente di bello, neanche un uomo. Dopo svariati approcci amorosi, anche forzati, il libro si conclude con la tragedia, con la catarsi, con quella forza e speranza che oltre la morte forse il loro amore è possibile.