Il Mullah Omar)
Scienze umane

Il Mullah Omar, recensito da JbKg

Massimo Fini ci porta alla scoperta del misterioso leader talebano, Mohammad Omar, mostrandocelo e spiegandocelo da un ottica "non occidentalizzata". Difatti, come il lettore potrà accorgersi fin dalle prime pagine, il barbuto Omar non ci viene dipinto come un sanguinario e spietato leader, cosa che magari ci si può aspettare da un esponente del giornalismo occidentale. La sua figura viene analizzata lungo il suo percorso biografico (per quanto sia possibile fare una biografia di un personaggio tanto misterioso quanto inafferrabile) da un'ottica il più possibile oggettiva (anzi, magari un po' di parte, ma di parte a favore del mullah). Oltre a portarci alla scoperta dell'avventura che sta dietro al racconto delle imprese militari di Omar, prima contro i sovietici, poi contro i quattro signori della guerra che controllavano l'Afghanistan, Fini riesce a rimuovere quella coltre di negatività che è stata posta dai governi occidentali sul governo talebano, occultandone ciò che fece di buono (ed esempio la produzione del papavero da oppio fu praticamente azzerata). Il giornalista ci mostra i talebani, da noi sempre immaginati con kalashnikov e RPG in mano, nella loro ottica più umana. Emblematica è la discussione tra un ministro di Kabul, Wakil Muttawakil se non ricordo male, e un diplomatico italiano. Il talebano, che, nonostante i quarant'anni, aveva già barba e capelli ingrigiti, percorse una rampa di scale di corsa, mentre l'italiano, sessantenne con capelli tinti di nero, arrivò in cima con il fiatone, dicendo <>. Alche l'altro <>. Insomma, un libro che consiglio a tutti, sia per arricchire il proprio bagaglio culturale, sia per imparare a pensare diversamente.

Ricordati che questa è l'opinione di un lettore e non rappresenta una recensione ufficiale del libro.

Di questo autore

Immagine non disponibile

Il Mullah Omar

Vai al libro

01/01/1993
01/01/2002
Immagine non disponibile

Nietzsche

Vai al libro