“Cuore di cane” è un romanzo fantascientifico-satirico di Michail Afanas'evič Bulgakov, che narra la storia della trasformazione chirurgica di un cane in un uomo, con chiaro intento parodico e satirico nei confronti della nuova società sovietica e dei suoi sviluppi postguerra (la NEP, Novaya Ekonomicheskaya Politika, è la nuova politica economica inaugurata da Lenin dopo il fallimento della sovietizzazione forzata dell'economia). E’ un racconto su l’uomo, sul suo forsennato senso del guadagno, del fare qualcosa per riceverne in cambio un’altra, un beneficio. Trappola di questa losca logica è Pallino, un cane dall’animo gentile e puro che non si vedrà accudito per ricevere affetto, ma sarà solo la merce di uno stupido esperimento: trapiantare nel corpo di un animale l’ipofisi e le ghiandole seminali di un essere umano morto. Se in un primo momento il cane si ribella a questo cambiamento obbligato, successivamente ne abuserà, facendo far fuoriuscire – forse per colpa degli istinti trapiantati dell’uomo morto – tutti i suoi lati negativi, nascosti, che offuscano ogni tipo di rapporto che dovrebbe definirsi sano. Questa è la storia dell’animo dell’uomo, del suo cuore che è facile alla corruzione, ma chi è più corrotto: chi corrotto lo è da sempre (uomo) o chi lo diventa (cane) ?