La storia di due bambini, nati in Afganistan: Amir il figlio del padrone e Hassan il suo servo che per lui avrebbe fatto di tutto; un libro pieno di verità seppellite, di errori lasciati alle spalle, di cose non dette e non fatte che, però, prima o poi ritorneranno a galla: la verità e gli errori di Babà che hanno avuto conseguenze irrimediabili sul carattere di Amir rendendolo debole e forse vigliacco e sulla vita del povero Hassan che ha dovuto sempre subire; irrimediabilmente ti viene da pensare che se questo padre così fiero e orgoglioso avesse avuto il coraggio di affrontare le conseguenze di quello che aveva fatto, l’infanzia del povero Hassan e anche di suo figlio sicuramente non sarebbero state violate, le loro vite non gli sarebbero state rubate …ma purtroppo la cultura di questo paese, la sua storia e le sue tradizioni, il suo carattere costituiscono una realtà vera, piena di violenza e quanto mai attuale. Un libro che tocca il cuore perché ti sbatte in faccia la fortuna di essere nata in un altro mondo, in un mondo più “umano e civile”..un libro certamente meraviglioso ma molto triste perché, alla fine, ti lascia con la consapevolezza che, purtroppo, può anche non essere una storia inventata e che sicuramente in Afganistan e non solo là, ci sono tanti Hassan e tanti poveri Sorhab che difficilmente sorrideranno di nuovo.