Ho letto il libro dopo aver visto il film ma a distanza di tempo. Mi sono piaciuti entrambi. Il film, come spesso accade però, presenta parecchie diversità. La lettura scorre velocemente, la voce narrante di Vianne si alterna a quella del curé. I punti di vista, quindi, si scambiano continuamente in un gioco che spesso richiama il passato, la magia e le basse inclinazioni dell'animo umano. Il tema del viaggio come fuga. La fuga da un nemico inesorabile. La scelta di affrontarlo, rimanendo. Lo consiglio. Un libro nuovo, accattivante.