Siamo nel 1672, in Olanda quando Guglielmo d'Orange sale al potere ma il periodo storico interessa molto poco a Dumas. Protagonista del romanzo un nuovo fiore, il tulipano nero: c'è un premio in soldi per chi riuscirà a creare questo nuovo fiore; ci sarebbe riuscito Cornelius van Baerle, un appassionato orticoltore ma un suo vicino geloso e malvagio che lo spiava, lo denuncia accusandolo di nascondere alcuni documenti importanti appartenuti al suo padrino che era stato accusato a sua volta di tradimento e giustiziato dal popolo. Cornelius viene incarcerato e in prigione conosce e si innamora della bella Rosa, figlia del guardiano del carcere. Rosa ricambierà il sentimento del giovane, anche se all'inizio si assiste ad una dura lotta tra le due pretendenti: Rosa si rivelerà, infatti, molto gelosa del bulbo del Tulipano, un fiore nobile e fiero che accusa di essere amato da Cornelius più di quanto lui ami lei, umile figlia di un guardiano e che, alla fine,imparerà a coltivare, curare e crescere come un figlio. Rosa, grazie alle istruzioni di Cornelius, riesce a far fiorire il tulipano nero ma il vicino malvagio è in agguato, riesce a rubarlo e per poco non intascava il premio reclamandone la creazione ma Rosa riesce alla fine a smascherare i suoi malefatti ed, inoltre, a dimostrare l'innocenza di Cornelius perché proprio su quella pagina della Bibbia che custodiva i bulbi era nascosta la verità. Il libro è molto scorrevole e ti coinvolge facilmente, la trama semplice, i personaggi pochi, la storia si svolge sempre in carcere e il protagonista, il ché è una novità, è un fiore: niente di complicato, una bella e pulita storia d'amore e di passioni.