È un libro che ti coglie di sorpresa, perché non è la biografia che ti aspetti. E questa considerazione non necessariamente positiva. In questo volume si raccontano tre storie, nella mente dell'autore intrecciate tra loro: quella di Fischer e Spasskij, quella di Achille e Odisseo, quella dell'autore e suo padre. L'intreccio forse funziona anche benino, ma se un lettore acquista una biografia di Fischer, perché deve essere costretto a leggere parallelismi forzati tra Fischer e Achille e, molto peggio, perché deve essere ammorbato dal dialogo immaginario tra l'autore e il padre scomparso? Lo stile è moderno, veloce e la lettura, al netto dei capricci contenutistici, è tutto sommato piacevole.