di massimo lugli l'avrei scambiato volentieri, ma purtroppo il libro ha subito una brutta avventura: il mio cane è caduto da un muretto (che scemo) e il libro che avevo in mano, presa dallo spavento, l'ho buttato a terra centrando una pozzanghera. pazienza tanto non vi perdete niente. non è il mio genere: violenza e parolacce hanno un senso se poi c'è una trama che regga i vari vaffanculo che mi sono dovuta sorbire. in questo caso non l'ho trovata: lapo/lupo non ha quel fascino che mi aspettavo, so che molti barboni hanno avuto un passato difficile per ridursi così, problemi economici, famigliari, di salute di disagio.... ma lapo non li aveva. era un ragazzo mediamente felice molto ricco e sano avrebbe potuto aiutare i suoi amici in altro modo. la sua non è stata una scelta dettata dal dolore o dalle circostanze, ma un desiderio di libertà (ma è proprio libertà?) istintivo portato all'estremo. ho la stessa opinione del suo psicanalista