Notizie sull'autore: JOHN GREEN John green è un blogger e scrittore dei romanzi, tutti editi da Rizzoli, Teorema Catherine (2009), Città di carta (2009), Cercando Alaska (2010) e Colpa delle stelle (2012) da cui è stato tratto l'omonimo film. Tra i riconoscimenti ricevuti, la Printz Medal, il Printz Honor e l’Edgar Award. Breve tramaHazel ha sedici anni, ma ha già alle spalle un vero miracolo: grazie a un farmaco sperimentale, la malattia che anni prima le hanno diagnosticato è ora in regressione. Ha però anche imparato che i miracoli si pagano: mentre lei rimbalzava tra corse in ospedale e lunghe degenze, il mondo correva veloce, lasciandola indietro, sola e fuori sincrono rispetto alle sue coetanee, con una vita in frantumi in cui i pezzi non si incastrano più. Un giorno però il destino le fa incontrare Augustus, affascinante compagno di sventure che la travolge con la sua fame di vita, di passioni, di risate, e le dimostra che il mondo non si è fermato, insieme possono riacciuffarlo. Ma come un peccato originale, come una colpa scritta nelle stelle avverse sotto cui Hazel e Augustus sono nati, il tempo che hanno a disposizione è un miracolo, e in quanto tale andrà pagato. Il mio pensiero: C'è qualcuno che ha detto che i libri sono fatti per essere letti. Colpa delle stelle è un libro fatto proprio per un lettore. Apparentemente è un libro leggero che narra l'amore fra Hazel e Augustus e la loro amicizia con Gus, ma in sostanza il vero protagonista di questo romanzo è il cancro e come ci si approcia con questa terribile malattia. I tre ragazzi si sono conosciuti in un gruppo di sostegno per malati cancro dove in sostanza lo scopo era di far accettare la malattia parlandone. Augustus e Hazel invece decidono di vivere la loro vita di adolescenti accettando il fatto di essere malati ma non facendo della malattia il fulcro principale della loro vita. Anche il film metterà in risalto questa dinamica rendendolo si commovente ma a tratti perfino divertente. Non so se è da imputare alla traduzione, ma a volte lo stile rende il romanzo un pò troppo semplice quasi adatto a bambini. La storia però si presta a molti spunti di riflessione e quindi lo consiglio!