Delitto e castigo, recensito da sofia su Bookville.it

Rileggere dopo tanti anni il capolavoro di Dostoiewskij Delitto e Castigo si ha un'impressione ben diversa. Si apprezzano di più i risvolti psicologici del personaggio principale Raskolnikov e di quelli secondari. Marmeladov doveva essere il protagonista del romanzo che era tutto incentrato sull'alcolismo. Questo l'ho letto negli appunti dell'autore nell'appendice del libro. E' solo nell'evolversi della trama che a Dostoiewskij è nata l'idea di questo delitto e Marmeladov è diventato un personaggio secondario, ma che ha molto influito nella vita di Raskolnikov.Parlando di Dostoiewskij il critico Michail Bachtin inventò il termine “romanzo polifonico” dove tutti i personaggi vengono analizzati come fossero tutti protagonisti.L'autore in una lettera al suo editore scriverà così: "Un giovane, espulso dall’università, di famiglia piccolo borghese, poverissimo, decide di uscir di colpo dalla sua triste situazione (…) e uccidere una vecchia usuraia (…): una vecchia stupida, sorda, malata, avida, cattiva (…) egli decide di ucciderla (…) e diventare in seguito – e per sempre – un uomo onesto, risoluto, inflessibile nel compiere “il proprio dovere verso l’umanità” Lui divide gli uomini in due grandi categorie: i grandi uomini, i “Napoleone”, a cui è consentito vivere e agire al di sopra della legge morale e ai quali, in nome della loro grandezza e del beneficio che l’umanità trae dalla loro esistenza, "tutto è permesso"; le persone comuni, i “pidocchi”, che devono invece sottostare alle leggi e al senso comune, e nei confronti dei quali i Napoleoni hanno diritto di vita e di morte. L’omicidio che Raskol’nikov compie è, almeno in parte, il modo che lo studente ha per dimostrare a se stesso e al mondo di appartenere alla categoria dei grandi uomini. Dopo il delitto però avrà i ripensamenti e con l'aiuto della figlia di Marmeladov Sonia si avvierà alla redenzione.Pietroburgo è la protagonista fra i protagonisti, non è la città che ci aspettiamo. E' sordida, sudicia dà l'impressione che la desolazione dei personaggi si sia appiccicata alla città che ne diventa una cornice angusta e triste. Ottima rilettura!

Ricordati che questa è l'opinione di un lettore e non rappresenta una recensione ufficiale del libro.

Di questo autore

2005
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Delitto e castigo

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