Ogni mattina a Jenin, recensito da sofia su Bookville.it

Un brano: "Amal, credo che la maggior parte degli americani non ami come amiamo noi. Non è questione di inferiorità o di superiorità. Vivono in sfere sicure e superficiali, e raramente spingono le emozioni umane nelle profondità in cui viviamo noi. Vedo che sei confusa. Pensa alla paura. Quella che per noi è semplice paura per altri è terrore, perché ormai siamo anestetizzati dai fucili che abbiamo continuamente puntati contro. La nostra rabbia è un furore che gli occidentali non possono capire. La nostra tristezza può far piangere le pietre. E' un amore che puoi conoscere solo se hai provato la fame atroce che di notte ti rode il corpo. Un amore che puoi conoscere solo dopo che la vita ti ha salvato da una pioggia di bombe o dai proiettili che volevano attraversarti il corpo". Ogni mattina a Jenin di Susan Abulhawa La storia di una famiglia palestinese narrata in prima persona da Amal Il racconto è toccante e non si può che provare orrore per quello che è accaduto in Palestina. Purtroppo noi ascoltando i mass media non ci rendiamo conto delle sofferenze del popolo palestinese che si vide sradicare dalle loro case e dalla loro vita per vivere in campi profughi sotto il fuoco dei carroarmati israeliani. Come sempre la sofferenza non fa audience e noi occidentali leggiamo solo quello che ai potenti fa comodo. Benvengano romanzi come questi che ci aprono gli occhi e ci rendono consapevoli che dividere i popoli in buoni e cattivi non sempre paga. Amal è il simbolo di ogni donna palestinese che ha dato alla sua patria tutta sè stessa. Consigliato!

Ricordati che questa è l'opinione di un lettore e non rappresenta una recensione ufficiale del libro.

Di questo autore

2011
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Ogni mattina a Jenin

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