Rossovermiglio, recensito da debnik

Il nome di un vino pregiato da il titolo a questo romanzo in cui i vigneti di un paese Toscano sono solo un pretesto per raccontare la vita di una donna nel periodo a cavallo della seconda guerra mondiale che passerà sopra al lettore esattamente come è successo alla protagonista, senza troppi scossoni. Non è un libro sulla guerra né sul passaggio dalla Monarchia alla Repubblica del quale solo pochi accenni fanno comprendere le grandi trasformazioni che succederanno.
E’ invece una storia introspettiva di ricordi, di verità scoperte, di un amore vero lasciato per inseguirne un altro che si rivelerà sbagliato.
L’età avanzata riporta a galla ricordi lontani mentre permette di scordare ciò che è successo solo il giorno prima. Così la protagonista rivive la propria versione degli accadimenti della propria vita ridonando nuova forza alle scelte fatte, senza alcun pentimento. Ma la verità arriverà a cambiare le carte sia per il lettore che per la protagonista stessa.
La scrittura è scorrevole ed il romanzo piacevole se non fosse per la conclusione a mio parere forse troppo affrettata quasi a volerlo terminare in fretta o per mancanza di altre idee.

Ricordati che questa è l'opinione di un lettore e non rappresenta una recensione ufficiale del libro.

Di questo autore

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