E' il seguito di Le ho mai parlato del vento del Nord e prosegue la storia fra Emmi Rothner e Leo Leike, nata da una mail inviata per errore, era giunta al culmine della passione e, al limite dello svelamento e di un incontro a lungo sospirato, era arrivata a uno stop: Leo partito per Boston, la sua casella di posta chiusa. È da lì che riparte il sequel – inevitabile perché nessuna vera passione svanisce senza aver avuto un decorso, come ben sa Emmi che infatti scrive a Leo «la “nostra” storia non era ancor finita. La fuga non è mai un punto d’arrivo, è sempre e soltanto un rinvio».Come sempre meno divertente del primo, ma sempre una piacevole lettura per passare un paio d'ore in completo relax. Consigliato!