La sposa vermiglia, recensito da sofia su Bookville.it

Tea Ranno è nata a Melilli, in provincia di Siracusa, nel 1963. Dal 1995 vive a Roma. È laureata in giurisprudenza e si occupa di diritto e letteratura.Ha pubblicato per e/o i romanzi Cenere (2006, finalista ai premi Calvino e Berto, vincitore del premio Chianti) e In una lingua che non so più dire (2007).Nel 2012 per Mondadori esce La sposa vermiglia e nel 2014, sempre per Mondadori, Viola Fòscari. Nel 2018 per Frassinelli esce Sentimi e nel 2019 per Mondadori L'amarusanza. Sicilia, 1926. Vincenzina Sparviero è la figlia attraente ma fragile di una famiglia di nobili siciliani, una ragazza, si dice in paese, troppo cagionevole per diventare madre. Ma della sua presunta sterilità al vecchio don Ottavio Licata non sembra importare granché, e così il matrimonio d'interesse fra la "palombella" mansueta e obbediente e il ricco sessantenne, fascista e mafioso, è combinato. Un pomeriggio di primavera, però, quando il fidanzamento è stato ormai annunciato, improvvisamente Vincenzina incontra l'amore negli occhi ambrati di Filippo Gonzales. Da quel momento la ragazza si difende dal futuro che incombe imbastendo nella fantasia le immagini di una gioia impossibile: seduta alla finestra della sua stanza a ricamare e sognare, attende il passaggio della sagoma amata con il passo lento, le mani in tasca, uno sguardo fuggevole verso di lei. Nella china lenta e inesorabile che conduce, sul filo della tragedia, al matrimonio annunciato, assaporiamo la storia struggente di un amore probabilmente impossibile. Nel panorama fecondo di scrittori della Sicilia contemporanea Tea Ranno merita un posto in prima linea. Scrittura potente, evocativa e struggente, ne La sposa vermiglia ci porta alle tradizioni antiche di figlie sottoposte al'autorità paterna che impone soprattutto impone chi sposare. La delicata Vincenzina Sparviero, nobile di nascita, dopo la morte della sorella anche cagionevole di salute acconsente di sposare un uomo molto più grande di lei volgare e crudele,ma incontra Filippo Gonzales e per lei è subito amore. Pur ubbidendo al padre si crea un suo mondo dove vive con Filippo incoraggiata anche dalla scaltra cugina. Vincenzina è docile e arrendevole e le nozze si avvicinano.La storia si svolge nel 1926 e quello che succederà dopo il matrimonio sarà per l'epoca un grosso affronto per il mafioso fascista Don Antonio Licata. Non anticiperò nulla anzi forse ho già detto troppo. Vorrei soffermarmi ancora sull'autrice che per me è stata una rivelazione. Il suo è uno stile potente e fluido che mi ha fatto dimenticare le molte frasi in siciliano anche perchè l'autrice si è premurata di tradurle a margine di ogni capitolo rendendo quindi facile la comprensione.Una bellissima storia e i protagonisti ben caratterizzati. Ci vedrei senza dubbio un film e magari verrà fatto. Consiglio vivamente la lettura.

Ricordati che questa è l'opinione di un lettore e non rappresenta una recensione ufficiale del libro.

Di questo autore

2012
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La sposa vermiglia

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