Colm Tóibín (Enniscorthy, Irlanda 1955) ha studiato Storia e letteratura inglese all’University College of Dublin. A venti anni ha cominciato a viaggiare, prima in Spagna, poi in Argentina, in Sudan, in Egitto, negli Usa. Giornalista, saggista e romanziere, è considerato uno dei maggiori scrittori irlandesi contemporanei. Tra i suoi libri tradotti in italiano ricordiamo: Sud (Fazi, 1999); Il faro di Blackwater (Fazi, 2002) e Il testamento di Maria (Bompiani 2014), finalisti al Booker Prize; The Master (Fazi, 2004), vincitore dell'IMPAC Award; Madri e figli (Fazi, 2007); Fuochi in lontananza (Fazi, 2008); Brooklyn (Bompiani, 2009), vincitore del Costa Novel Award; La casa dei nomi (Einaudi 2018). Tóibín è stato inoltre direttore di due riviste irlandesi, “InDublin” e “Magill”, e ha collaborato a “The Sunday Independent” e “The London Review of Books”. I suoi libri sono stati tradotti in circa venti lingue. 1952. Trovare lavoro a Enniscorthy, nel Sud-Est dell'Irlanda, semina solo frustrazione e desiderio di un benessere che non c'è. La giovane Eilis Lacey, prigioniera del confronto quotidiano con la madre e la sorella Rose, non ha davanti a sé alcuna prospettiva, finché la visita di un prete emigrato, padre Flood, le fa intravedere l'opportunità di un'esistenza migliore, al di là dell'oceano, a New York. Sarà proprio a Brooklyn che Eilis a poco a poco imparerà a sentirsi a casa in una terra dove tutto è possibile. E l'incontro con Tony, un ragazzo italiano, cambierà la sua vita per sempre. Leggere per capire come anche gli europei , in questo caso l'irlandese Eilis, sono stati costretti ad emigrare per cercare lavoro e fortuna.Eilis non ha prospettive in Irlanda e se non avesse incontrato padre Flood avrebbe vissuto senza speranza.SI reca su suo consiglio a New York dove riesce a trovare lavoro e anche a trovare l'amore. Il libro non è così semplice come ci dice la trama , l'autore ha uno stile ricercato che ti avvolge. L'ho letto in pochissimo tempo, come sempre mi succede quando la scrittura e la storia mi coinvolgono.Bene approfondita la figura della protagonista ben integrata in America, ma consapevole delle sue origini. Volete leggere un bel libro? Brooklyn fa per voi ve lo consiglio.