L'altra figlia)
Narrativa

L'altra figlia, recensito da sofia su Bookville.it

Notizie dell'autore: ANNIE ERNAUX (Lillebonne, Seine-Maritime, 1940) scrittrice francese. Di famiglia operaia, ha vissuto fino all’adolescenza in Normandia, mantenendo in seguito un forte legame con l’ambiente sociale d’origine e le tematiche della differenza di classe. Ha esordito con il romanzo Gli armadi vuoti (Les Armoires vides, 1974), nella tradizione del realismo sociale, cui è seguito Il posto (La place, 1984), ricostruzione del proprio ambiente familiare. Nei romanzi successivi ha continuato a indagare, in un linguaggio «vero», che si vuole oggettivo e depurato da evasioni stilistiche o di finzione romanzesca, i luoghi e le sensazioni della propria autobiografia al femminile: Passione semplice (Passion simple, 1991), La vita esteriore (La vie extérieure, 2000, nt), Perdersi (Se perdre, 2001, nt), L’uso della foto (L’usage de la photo, 2005, nt), L'altra figlia (L'autre fille, 2016). Gli anni (Les années, 2008), pubblicato da L'orma nel 2016, è vincitore del Premio Strega Europeo 2016 e finalista del Premio Sinbad 2015 - Narrativa straniera. Nel 2017 esce Memoria di ragazza (L'Orma Editore).https://www.ibs.it/libri/autori/Annie%20Ernaux Descrizione:In un'assolata domenica d'estate una bambina ascolta per caso una conversazione della madre, e la sua vita cambia per sempre: i genitori hanno avuto un'altra figlia, morta ancora piccola due anni prima che lei nascesse. È una rivelazione che diviene spartiacque di un'infanzia, segna il destino di una donna e di una scrittrice.https://www.ibs.it/altra-figlia-libro-annie-ernaux/e/9788898038978 Cosa ne penso io: Chi da bambini non ha ascoltato i discorsi dei grandi? Anche Annie lo ha fatto e lo narra in questo che è un armarcord quando da bambina scopre di aver avuto una sorella morta prima che lei nascesse e che la madre definisce "una piccola santa"Facendo il paragone con lei bimba normale e problematica. E' un segreto che l'ha segnata e che non ha mai chiarito con i suoi genitori rammaricandosi per questo. “Tu non sei mia sorella,”chiarisce Ernaux, “non lo sei mai stata”.Qesta frase definisce lo stato d'animo della scrittrice: La "sorella" è rimasta perfetta nel ricordo della madre che fa il paragone con lei spesso insolente e saputella.Ma si sa chi muore anche se non lo era rimane il perfetto per antonomasia statico in una foto ingiallita dal tempo e non resta che prenderne atto o come Annie Arnaux scriverne un romanzo“Soltanto oggi mi pongo una domanda, − scrive Ernaux tornando ai propri genitori, al tabù sulla primogenita − Perché non dir loro che sapevo? Gli interrogativi ritardati, intimi o collettivi che siano, rivelano solo che era impossibile porsi prima quella stessa domanda. Negli anni Cinquanta (...) era proibito interpellare i genitori, o gli adulti in generale, su ciò che non volevano che sapessimo ma che in realtà sapevamo già.” e a oi lettori il piacere di leggere questa grande autrice. Consiglio!

Ricordati che questa è l'opinione di un lettore e non rappresenta una recensione ufficiale del libro.

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Il posto

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2016
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L'altra figlia

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2015
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