Tre vite)
Letteratura italiana

Tre vite, recensito da Matik2003 su Bookville.it

"A volte anche vivere è un atto di coreaggio." Seneca "Hitler aveve scritto nel suo manifesto autobiografico del 1925 Mein Kampf che -la personificazione del diavolo come simbolo di tutti i mali assume la forma vivente dell'ebreo-, il Fuhrer promise di eliminare gli ebrei e altri -indesiderati- dalla Germania con quella che definì una -soluzione finale-." Tutto ha inizio da qui, da quest'uomo, Hitler, che decise di eliminare dal mondo tutti gli ebrei, in questo libro-documentario ci viene raccontato con precisione e accuratezza l'assurda e terribile esperienza di tre donne Priska, Rachel e Anka che incinte riuscirono a sopravvivere all'inferno prima dei ghetti, poi del campo di Birkenau-Auscwitz, al lavoro forzato nella fabbrica di Freiberg ed infine all'ennesimo campo di Mauthausen, diventando madri in condizioni estreme, ma con una forza e un coraggio incredibile. I loro figli Hana, Mark e Eva, venuti al mondo pesando meno di un kilo, senza alcuna norma igienica, senza vestiti, avvolti in luridi stracci o nella carta di giornale, infestati dai pidocchi e dai parassiti, incredibilmente ce la fecero, a dispetto di Hitler che voleva cancellare dalla storia e dalla memoria un'intera razza. "Non solo quelle donne eccezionali, di beata memoria, avevano trovato la forza di andare avanti e sopravvivere a circostanze impossibili negli anni della guerra, ma il loro coraggio e la loro determinazione fecero sì che anche i loro bambini sopravvissero. I loro figli hanno avuto a loro volta dei figli e hanno creato una seconda e poi una terza generazione, che continuano a vivere pienamente la loro vita in barba al piano di Hitler di cancellarli dalla storia e dalla memoria." Questo libro, forte e crudo, ricostruisce grazie all'enorme lavoro svolto dall'autrice che utilizzando le testimonianze dei sopravvissuti, le lettere, le fotografie, i vari documenti, visitando i luoghi dove avvennero i terribili e atroci fatti, ha raccontato la storia di tre donne e l'agghiacciante male causato a tutti gli Haftling (deportati) dai nazisti-tedeschi. "Eravamo arrivati all'inferno, e non sapevamo perché. Stavamo sbarcando ma non sapevamo dove.....Avevamo paura ma non sapevamo di cosa." Ci sono vari passaggi toccanti delle sofferenze inferte ai deportati: l'essere sempre sporchi e la paura di farsi le docce, perché doccia significava morire gasati, la terribile fame e sete sofferta, scene di cannibalismo, il deliziarsi nel trovare erba fresca su un poggio od una patata marcia nel fango, essere svestiti di tutto e rasati a zero per essere riconosciuti subito in caso di fuga, uomini e donne che furono trattati peggio degli animali, per la sola colpa di appartenere ad una determinata etnia che doveva essere estinta, i nazisti riuscirono a non farli più sentire umani tanto non contavano niente per il mondo. Un libro che ci aiuta a non dimenticare e che ci insegna che l'uomo può commettere atrocità inaudite, ci fa riflettere, ci spaventa, ci fa piangere per quanto quelle persone abbiano sofferto, ma ci fa cogliere anche la grande prova di forza e di coraggio di queste tre giovani madri che in un mondo avvolto dalle tenebre riuscirono a salvare i loro tre figli. "Se scaccio una cosa dalla mente quando sta succedendo e ci dormo sopra, forse il mattino dopo andrà meglio. Finora ha funzionato....E' tipico della natura umana convincersi di poter sopravvivere in qualche modo...Chi si arrende e trascura il proprio fisico muore prima." Tutti dobbiamo leggere questi libri che raccontano verità, soprattutto ancora oggi dove molti sonon ancora perseguitati, soffrono e scappano dai propri paesi per cercare la speranza di una vita migliore. "Nessun giorno vi cancellerà dalla memoria del tempo." Virgilio

Ricordati che questa è l'opinione di un lettore e non rappresenta una recensione ufficiale del libro.

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