La primavera del lupo, recensito da sofia su Bookville.it

Andrea MOlesini autore di Non tutti i bastardi sono di Vienna di cui ho apprezzato lo stile narrativo, ne La primavera del lupo si cimenta in una storia raccontata alternativamente da un bambino Pietro e da una falsa suora. Tutti e due sono ospiti nel convento di San Francesco del Deserto, una piccola isola al centro della laguna di Venezia, nel marzo del 1945. Anche due anziane sorelle ebree e un ragazzino pure ebreo vi si nascondono. Alla fine braccati dai nazisti dovranno fuggire aiutati da un pescatore e un frate ai quali si unirà un disertore tedesco. V ho trovato alcune analogie con l suo libro I bastardi nn sono solo di Vienna ma mentre quello narrava della Prima Guerra mondiale il secondo parla della Seconda e del periodo angosciante dell'occupazione tedesca. Quando parla il piccolo Pietro ci viene da sorridere per come vede il periodo e gli adulti che lo circondano e nelle sue intime domande senza risposta "Dario ha le orecchie a sventola e quindi non può avere ucciso Gesù" si dirà fra sè e sè Dario è il bambino ebreo che ha trovato rifugio nel convento, non parla molto perché pensa che le parole sia meglio tenerle dentro lo stomaco dove stanno calde e non fanno danno.E' all'opposto di Pietro "bravo coi numeri"I personaggi sono descritti n modo straordinario Il Frate Ernesto originale e profondamente buono. All'azione si alternano le ingenue considerazioni di Pietro sulla vita e sulla morte su Dio e sul terribile momento che stanno tutti vivendo. Un libro che , secondo me rispetto a Non tutti i bastardi sono di Vienna, che ho paragonato ad un classico, presenta qualche lacuna narrativa con un finale un pò affrettato, ma una lettura godibilissima dato lo stile inconfondibile di Andrea Molesini. Consiglio la lettura!

Ricordati che questa è l'opinione di un lettore e non rappresenta una recensione ufficiale del libro.

Di questo autore

2013
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La primavera del lupo

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