Come ne Il giorno della civetta in questo giallo enigmatico di Leonardo Sciascia la protagonista è la mafia e la connivenza tra la vita normale e la vita politica. Il professore, che indaga sulla strana morte del farmacista Marno e del suo amico durante una partita di caccia, è Paolo Laurana, insegnante di italiano e latino nel liceo classico del capoluogo.Partendo dalla lettera anonima ricevuta dal farmacista e, alla quale lo stesso non aveva dato importanza, il professore viene subito attirato dall'unicuique (unicuique suum = a ciascuno il suo), che scorge stampigliato sul retro della lettera anonima. Si tratta certamente di un ritaglio ricavato dall'Osservatore romano.Scopre anche che in effetti il farmacista non centrava nulla e che il vero bersaglio era il medico suo amico Roscio che aveva scoperto la tresca tra sua moglie l'avvocato Rosello, un notabile del paese, un intrallazzatore con le mani in pasta nella politica e in affari economici di ogni tipo.Piacevole lettura anche se dalla fine scontata. Consiglio la lettura.