Treno di vita. La straordinaria storia di tre bambini a Mauthausen, recensito da sofia su Bookville.it

Per conoscere Wendy Holden: Wendy Holden, autrice bestseller del New York Times, è l'acclamata biografa alla quale "Uggie", il Jack Russel Terrier interprete di "Come l'acqua con gli elefanti" e "The Artist", ha abbaiato le sue memorie. Vive nel Suffolk, in Inghilterra, con il marito e due cani.https://www.ibs.it/libri/autori/Wendy%20Holden Di che cosa parla Treno di vita:Una incredibile storia vera, carica di speranza e amore. Sconosciute l'una all'altra ma accomunate dallo stesso destino, tre donne sono scampate alla morte e alla follia di Mengele ad Auschwitz riuscendo miracolosamente a nascondere di essere incinte. Costrette ai lavori forzati in una fabbrica di armi vicino a Dresda, e poi stipate con altre migliaia di vittime sul treno della morte diretto a Mauthausen, riescono a difendere caparbiamente la vita che portano in grembo. Una di loro dà alla luce una femmina appena prima del viaggio, un'altra un maschietto sul treno in condizioni disumane, e la terza varcando il cancello del campo. Luogo di nascita Mauthausen, riportano i certificati di nascita dei tre neonati. Tramontate le tenebre della guerra, per oltre sessant'anni ognuno dei tre bambini, ormai cresciuti, crede di essere l'unico uscito vivo dall'inferno in quelle condizioni. Ma le sorprese nella loro incredibile storia non sono ancora finite. Come ho vissuto questo libro: Incredibile storia! Il nostro corpo è una macchina meravigliosa! Queste tre donne, ognuna all'insaputa dell'altra, hanno portato a termine una gravidanza in mezzo a stenti e a percosse , praticamente senza cibo se non una stentata sbobba e qualche pezzetto di pane.Impossibile descrivere l'orrore della loro situazione e incredibile che ognuna di loro non sapesse dell'esistenza delle altre due."Priska guardò sua figlia, che fino a quel momento era stata nascosta nella sua pancia, relativamente al sicuro. Ora di colpo era fuori - priva di tutto, nuda, vulnerabile - in un mondo dominato dai nazisti. "Mia Hana" disse con gli occhi umidi, ricordando la conversazione sussurrata con il marito nel vagone merci, durante il loro viaggio da incubo ad Auschwitz: "Se è una femmina la chiameremo Hana"."Pensa solo a cose belle" le aveva detto il marito appena prima che li separassero. "Bellissimo: un inno alla vita malgrado tutto!Da leggere!

Ricordati che questa è l'opinione di un lettore e non rappresenta una recensione ufficiale del libro.

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Treno di vita. La straordinaria storia di tre bambini a Mauthausen

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