I quindicimila passi, recensito da sofia su Bookville.it

Notizie sull'autore: V.Trevisan nasce a Sandrigo, in provincia di Vicenza, nel 1960. Dopo una giovinezza trascorsa come impiegato nel settore edilizio e dell'arredamento, si dedica a lavori più manuali fino ad approdare alla letteratura. Dopo alcune prove letterarie di buona levatura, raggiunge il successo nazionale e la notorietà nel 2002 con il romanzo I quindicimila passi, apprezzato dalla critica, che racchiude i pensieri di un uomo, Thomas, dalle mille fobie e dai meccanici comportamenti ossessivo-compulsivi. Il libro ha ricevuto il Premio Lo Straniero e il premio Campiello Francia 2008[1][2] (terza edizione del premio Campiello Europa). Nel 2003 è l'attore protagonista, nonché co-sceneggiatore, del film Primo amore di Matteo Garrone, girato a Vicenza, in concorso al 54º Festival di Berlino. È attore nel film Il riparo di Marco Simon Puccioni (miglior film al festival di Annecy nel 2007), oltre che nel film Dall'altra parte del mare di Jean Sarto. Nel 2009 ha un importante ruolo nella serie televisiva R.I.S. Roma - Delitti imperfetti di Fabio Tagliavia. I suoi testi teatrali sono stati messi in scena da Valter Malosti, Renato Chiocca e Toni Servillo; di recente pubblicazione per Einaudi i Due monologhi, ossia Oscillazioni e Solo RH portato in scena nell'edizione del Festival delle Mura 2007 da Roberto Herlitzka. Nel 2012 il regista Michele Angrisani scrive il copione di uno spettacolo teatrale liberamente tratto dal romanzo Il ponte. Un crollo; questo verrà poi portato in scena dalla compagnia teatrale Il Canovaccio, per la regia di Antonello Pagotto e con Diego De Francesco nella parte del protagonista. Nel 2017 vince il Premio Riccione, il più antico e prestigioso premio italiano di drammaturgia, dove già nella precedente edizione (2015) aveva ottenuto la "Menzione Franco Quadri" per la scrittura che maggiormente coniuga la lingua teatrale con quella letteraria. Sinossi:Thomas conta i passi. Da casa alla questura, millecinquantatré passi. Da casa al tabaccaio, settecentonovantuno. Da casa al negozio di alimentari, milleottocentocinquantuno. Conta con una precisione metodica, senza lasciarsi distrarre da niente, gli occhi fissi a terra, un gessetto sempre in tasca per segnare il punto da cui ripartire in caso di una deviazione imprevista. Scandire il numero dei passi lo aiuta a tenere la morte un passo indietro, tra le macchine che gli sfrecciano accanto lungo strade tutte uguali, perché in definitiva la strada è sempre una sola.https://www.ibs.it/quindicimila-passi-libro-vitaliano-trevisan/e/9788806161996 Cosa ne penso io:Un mondo criptico scandito dalla fobia ossessiva di contare tutti i passi che fa nel suo peregrinare senza meta. Non è un libro che ti cattura fin dall'inizio. Penetra piano piano nella coscienza del lettore e provoca angoscia.Semra che i fratelli siano scomparsi e della sorella addirittura stata è stata dichiarata la morte presunta. Il fratello? anche lui partito senza lasciare traccia almeno così dichiara Thmas nei suoi soliloqui.Caustico contro il sistema e non sempre gli si può dar torto.La storia verrà scritta alla fine e tutto avrà un senso e un suo perchè. Se mi è piaciuto ? No troppo cerebrale troppo di tutto.Eppure il libro ha avuto successo di critica. Forse sono troppo semplice, sono una lettrice che ama capire le cose e i quindicimila passi ho ancora da capirlo.Provate a leggerlo e sappiatemi dire grazie!

Ricordati che questa è l'opinione di un lettore e non rappresenta una recensione ufficiale del libro.

Di questo autore

01/01/2002
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I quindicimila passi

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