"Io credo che esista una fatalità, una maledizione. Credo che il mio destino era di essere un mascalzone, un ciarlatano ... Non si sfugge al proprio destino". Il signore delle anime di Irene Nemirovski. Questa frase dipinge il personaggio del dottor Asfar alla ricerca spasmodica di una dimensione di uomo di successo e ricco mentre nella realtà e proprio per il suo aspetto di straniero è oberato dai debiti e dalla miseria finchè non gli si apre un orizzonte: diventare Il signore delle anime, ma è proprio quello che voleva?Il personaggio del medico straniero e non di bell'aspetto si rivela fin dall'inizio antipatico e non sincero soprattutto con una moglie devota e disinteressata.Dario Asfar ha i tratti dello straniero emarginato forse della stessa Nemirovski che mai si è vista apprezzata come scrittrice proprio perchè straniera.Libro in fondo pessimista foriero dei tempi terribili che gravitano sulla Francia e su tutta Europa con l'avvento del Nazismo. Consiglio!