La scrittura magistrale di Ian Mc Ewan mi ha catturata dall'inizio alla fine del libro... Bella la contrapposizione dei due protagonisti: da una parte Fiona, una donna sessantenne in crisi col marito, un giudice dell'Alta Corte Britannica che si trova a dover decidere delle sorti di un ragazzo, Adam, ancora minorenne, testimone di Geova, che rifiuta per motivi religiosi la trasfusione di sangue che potrebbe salvargli la vita... da una parte la razionalità di Fiona, le sue regole, la preoccupazione per l'integrità del suo ruolo a discapito delle sue emozioni e delle sue responsabilità, dall'altra l'ingenuità e la leggerezza di un adolescente, la sua emotività e la sua freschezza... Un testo che tiene incollato alle pagine con la partecipazione emotiva del lettore... Ne consiglio assolutamente la lettura!!!