Una levatrice a New York)
Romanzo Biografico

Una levatrice a New York, recensito da sofia su Bookville.it

“Le seguenti memorie furono trovate in una cassetta di sicurezza appartenuta alla mia trisavola, Ann, poco dopo la sua morte, avvenuta all’età di settantotto anni, nel 1925”.Una levatrice a New York di Kate Manning è quindi una storia vera un pò romanzata dall'autrice. Ann detta Axie di 12 anni, sua sorella Dutch di 7 e il piccolo Joe di soli 2 anni facevano parte di quella folla di miserabili, vestiti di stracci e con una fame atavica. I fratelli Muldoon erano orfani di padre, caduto ubriaco da un’impalcatura mentre portava sulle spalle un carico di mattoni, mentre la madre, lavandaia da un cinese, si era ustionata un braccio e languiva nel misero appartamento, “dove non c’era nemmeno spazio per farci il segno della croce”, di un caseggiato in Cherry Street.Il libro è un documento storico del bigottismo imperante nel 1860 dove solo le donne venivano accusate se ricorrevano a contaccetivi per evitare gravidanze indesiderate. L'aborto veniva punito come un omicidio e le donne che vi ricorrevano additate come prostitute. In questo contesto l'attività di Ann era vista non sono con sospetto, ma come pratiche effettuate da una strega. Non importava che la su principale attività fosse quella di levatrice e anche piuttosto brava nel far nascere i bambini.Fu perseguitata per tutta la vita e solo il suo coraggio di far valere i suoi diritti di donna le permetteva di andare avanti. Un bellissimo libro che avvicne in tutte le sue pagine ed un documento importante della condizione della donna nella fine ottocento. Ann diventa quindi una femminista convinta e inarrestabile. Bello da leggere!

Ricordati che questa è l'opinione di un lettore e non rappresenta una recensione ufficiale del libro.

Di questo autore

2014
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Una levatrice a New York

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