Il vecchio contadino Strepsiade passa notti agitate tormentato dai debiti contratti dal figlio, scialacquatore con la passione per i cavalli. Per trasformarsi in un invincibile parolaio e non pagare i creditori, decide di rivolgersi a un maestro che gli insegni ad avere ragione anche se è in torto. E questo maestro altri non è che l'intellettuale più famoso e discusso del momento: Socrate, che l'irresistibile e impietosa parodia di Aristofane trasforma in un cialtrone losco e seducente. Dopo una scoppiettante successione di trovate, la commedia si chiude con un finale amaro che lascia tutti beffati e punisce imbroglioni e imbrogliati, disonesti e aspiranti truffatori.