La scuola siciliana, nata sotto la corte di Federico II di Svevia, rappresenta il primo iter letterario in volgare illustre e marca l'atto di nascita della letteratura nazionale. Ispirata alla poesia trobadorica la poesia siciliana canta il tormento degli amanti non corrisposti, l'attesa, L'abbandono, la morte dell'amata. Si tiene alla larga dalla politica. Il caposcuola fu Jacopo da Lentini.