Granada, 1496. L’ultima roccaforte dei mori capitola dopo dieci anni d’assedio spagnolo. Nura, figlia di Aziz, primo ministro del Califfo, viene scelta da Juana, terzogenita della coppia reale spagnola Isabella di Castiglia e Ferdinando d’Aragona, come sua schiava personale. Le viene tolto tutto, anche il nome: da quel giorno si chiamerà Francisca. La sorte di Francisca si intreccia con quella di Juana, nota alla storia con il nome di Giovanna La Pazza. Sarà propirio Francisca/Nura a delineare il ritratto intenso di una regina ante litteram, innamorata di Filippo il Bello e lacerata dallo stesso amore, costretta a fare i conti con sordidi intrighi di potere, una donna che forse è stata solo vittima di una ragion di stato. A far da cornice ai due personaggi femminili, descritti a tinte forti, vividi e appassionanti, un secolo sanguinario di dominazione spagnola, personaggi senza scrupoli come i Re Cattolici, Filippo il Bello e lo stesso figlio di Giovanna, Carlo V.