La presidentessa
  • 9788889145487
  • Gruppo Editoriale L'Espresso

La presidentessa

di Leoposldo Alas (Clarin)

La noia, l’adulterio, lo scandalo e la vergogna in una Spagna che poco o nulla ha del colore folcloristico. Sotto accusa l’immobilismo di un paese chiuso e stretto nella morsa di rigide classi sociali, del perbenismo e della tranquillità borghese, che vede franare quello che era il suo punto di forza: la famiglia. La Presidentessa è Ana, paragonata dalla critica ad Emma Bovary e ad Anna Karenina, eroina tra le più belle e affascinanti del romanzo ottocentesco, creatura di Clarin, il più importante rappresentante del naturalismo spagnolo, nel suo capolavoro indiscusso. (anobii)


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Commenti (1)

04/06/2017 - Tesesempreastroz
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La Regenta di Clarin (vero nome Leopoldo Enrique García Alas y Ureña, conosciuto anche come Leopoldo Alas), scritto nel 1884/1885; ambientato a Vetusta (riconducibile a Oviedo). ho appena chiuso il libro e tirare le somme di un romanzo così corposo è difficile; farò del mio meglio. cominciamo col dire che mi è piaciuto, mi ha ricordato Verga per come descrive, senza pietà, l'animo umano degli abitanti di Vetusta. Nonostante siano quasi sempre nobili o comunque di classi sociali agiate sono gretti, ignoranti, oziosi oppure intenti a cercare di fregare il prossimo e a prevalere sugli altri sfruttandoli. Ana, la Presidentessa del titolo, mi ha ricordato Emma Bovary; la sua noia, la sua insoddisfazione, il sentirsi legata ad un uomo che non ama...ma le similitudini si fermano qui: Ana è una donna complessa e pura. per questo ho pensato a Le relazioni pericolose quando Alvaro comincia a corteggiarla; ciò che prova per lei è esattamente quello che Valmont prova per madame de tourvel: il piacere della caccia. e quando anche don Firmin compare in scena ecco tornarmi in mente Uccelli di rovo :) don Firmin è il personaggio più bello, cresciuto da una madre egoista e soffocante, arrivato a Dio solo per un tornaconto, deciso a dare la scalata al potere, cinico e altero, scopre una passione che non riesce a tenere sotto controllo e che rischia di rovinargli la vita Ecco tutti questi riferimenti ad altri libri per farvi capire cosa aspettarvi da questa lettura corposa, classico in Spagna e praticamente sconosciuto in italia. Ha tutto quello che amo in un romanzo: l'amore è peccato e pentimento, lei vorrebbe, ma non può, lui passa la notte sotto il suo balcone, in preda alla febbre; la vista di un polpaccio tornito provoca un'esplosione dei sensi, si soffre per uno sguardo, si sviene per un ballo, si cede per un sussurro. La trama è lenta, ci sono quintali di personaggi che vengono chiamati ogni volta con un nome, un diminutivo, un appellativo diverso; si fa fatica all'inizio a trovare il bandolo e a farsi appassionare, poi, grazie ad uno specchietto riassuntivo dei nomi, è stata tutta in discesa.

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