La noia, l’adulterio, lo scandalo e la vergogna in una Spagna che poco o nulla ha del colore folcloristico. Sotto accusa l’immobilismo di un paese chiuso e stretto nella morsa di rigide classi sociali, del perbenismo e della tranquillità borghese, che vede franare quello che era il suo punto di forza: la famiglia. La Presidentessa è Ana, paragonata dalla critica ad Emma Bovary e ad Anna Karenina, eroina tra le più belle e affascinanti del romanzo ottocentesco, creatura di Clarin, il più importante rappresentante del naturalismo spagnolo, nel suo capolavoro indiscusso. (anobii)