Il bastone a calice
  • 9788873054696
  • Neri Pozza
  • 1994

Il bastone a calice

di Virgilio Scapin

Una ciarliera donna incontrata in una villa veneta racconta le storie di padrone capricciose in lotta contro il tempo e in perpetua fuga dalla propria condizione di vita, dal cristallizzato potere dei mariti simboleggiato dal bastone a calice.


Acquista su Amazon.it
Acquista su ibs.it

Commenti (1)

16/01/2018 - sofia
utente
Notizie sull'autore:Virgilio Scapin Fu scrittore, libraio, consigliere, fondatore della Venerabile Confraternita del Baccalà, di cui fu anche priore, titolare della libreria storica di Contra’ Do’ Rode, nel cuore del centro storico di Vicenza, aperta negli anni ’60, ed in cui lavorò tutta la vita, fino alla morte, sopraggiunta nel 2060. Il suo primo romanzo ” Il chierico provvisorio” pubblicato nel 1962, conserva una vivida impronta dell’esperienza dei suoi otto anni di studi in Seminario. A questa prima opera fece seguito, nel 1969, il romanzo “Supermarket provinciale”. Nel 1976, con Bertani, pubblicò la raccolta di racconti I magnasoéte (“I mangiacivette”), una celebrazione dell’autentica e genuina civiltà contadina di Breganze e i suoi dintorni, utilizzando un colorito impasto di italiano e dialetto locale. Questi luoghi fanno da cornice al suo profondo rapporto di amicizia con Firminio Miotti, protagonista del romanzo e compagno di avventure tra i vigneti che spesso ricorrono nei suoi scritti. Sempre nella zona di Breganze è ambientato il romanzo Il bastone a calice, del 1994, vincitore del Premio Selezione Campiello del 1995.Figura schiva e riservata del panorama letterario italiano, era da molti conosciuto e apprezzato quale arguto consigliere e libraio, nella libreria storica di Contra' Do' Rode, a pochi passi da Piazza dei Signori, nel centro storico di Vicenza (dove nel 2011 è stata posta una stele in sua memoria)Meno nota è stata la sua apprezzata partecipazione quale attore di pellicole cinematografiche. Interpretò don Schiavon in Signore & signori di Pietro Germi e il personaggio del conte Lancillotto ne Il commissario Pepe di Ettore Scola. Da ricordare anche un suo cameo (l'edicolante) nel terzo episodio del film Il comune senso del pudore diretto da Alberto Sordi nel 1976 e ambientato tra Bassano del Grappa e Vicenza Sinossi: Una ciarliera donna incontrata in una villa veneta racconta le storie di padrone capricciose in lotta contro il tempo e in perpetua fuga dalla propria condizione di vita, dal cristallizzato potere dei mariti simboleggiato dal bastone a calice. Cosa ne penso Io: Leggere questo libro è stata una scoperta. Molto ho sentito parlare di Virgilio Scapin, ma non ho mai avuto l'occasione di leggere qualcosa.In questo breve libro ci si tuffa in un mondo arcaico dove i padroni erano possidenti e il popolino con il ruolo di subalterni. La voce narrante è una contadina che fin da piccola è diventata intima della padrona quasi come fosse un bambolotto e che rimase fino alla fine e alla decadenza della villa e dei suoi occupanti servendo l'ultimo padrone anche se ormai ne era diventata la moglie.Lo stile è fluido, scorrevole con descrizioni dei luoghi e delle persone approfonditi. Lo strano bastone a calice ricorre spesso nella narrazione diventando un life motiv.Un'ottima lettura e sicuramente leggerò altro di questo autore che consiglio.

Leggi la recensione